Ponteranica: lo specchio d’Italia

Giornata di manifestazioni. A Ponteranica, prima di tutto, contro la folle idea di revocare l’intitolazione di una biblioteca a un eroe della lotta alla mafia, Peppino Impastato. Perché ci sono i buoni o i santi “locali” da valorizzare. E’ l’ingiuria che si fa legge. Un amico che da quelle parti si sbatte per la lotta alla mafia da quasi vent’anni mi ha annunciato i timori che arrivi Rifondazione e, naturalmente invocando la militanza di Peppino, inondi il paese di bandiere rosse. Spero che non accada e che i numerosi consigli e richieste piovuti in settimana vengano rispettati. Non c’è miglior regalo alla Lega che dimostrare che Peppino era uomo di una sola parte politica. Allora lo fu, purtroppo. Oggi è di un intero paese civile, e ne sarebbe contento. Che ogni volta si debba discutere di queste cose spiega, simmetricamente alle timidezze del centrosinistra, perché siamo ridotti a questo punto.

Per la targa a Peppino si è dichiarata per televisione, da subito, mia sorella Rita. E non mi sorprende, nonostante le sue simpatie politiche. Mi amareggia semmai (posso essere sincero?) che quando lei dà prova di volere comunque difendere certi valori e simboli, gran parte del popolo della sinistra la guardi con sufficienza e con sospetto. Anche l’altra sera che ha voluto essere accanto a Claudio Fava e ai Siciliani alla Casa del Jazz a Roma. Claudio naturalmente, o Leo Gullotta, che ha interpretato magistralmente un brano di Pippo Fava, sono stati ben contenti di vederla. Ma un bel pubblico intorno non sembrava proprio. E questa che vuole? Alla fine lei mi ha chiesto: ma perché se vieni a Forum o a Mediaset (succede una volta all’anno, oh…) ti fanno festa tutti e se io vengo nei tuoi ambienti vengo accolta così? Per quel che mi riguarda ha un gran pezzo di ragione. Il mio amico Sergio Vicario sintetizza tutto questo, ironicamente, nello slogan “meno siamo meglio stiamo”. In ogni caso il peggio resta la dichiarazione di Castelli: quella di Ponteranica è una manifestazione razzista contro la Lega. La Lega è una razza? Questa è una bella domanda.

Manifestazione a Roma con Salvatore Borsellino. L’agenda rossa, i misteri da sciogliere, i servizi dietro o dentro la strage di via D’Amelio. E manifestazione anche a Fondi, per lo scioglimento del Comune, accusato di infiltrazioni mafiose. In proposito trovo fantastico che il Comune del quale il prefetto chiede lo scioglimento per infiltrazioni mafiose abbia vietato (!!!!) la manifestazione contro se stesso. Si faccia e si mandino a casa quei signori, tra cui un ex poliziotto fattosi politico, naturalmente contro i politici ladri e che non ci danno sicurezza.

Io non sarò a nessuna delle tre manifestazioni. All’ora di cena ho un impegno al Porto antico di Genova, alla festa dell’Altra economia: tenere una lezione all’aperto su “I sapori dell’antimafia”, alias sull’economia delle cooperative che nascono sui beni confiscati alla mafia. Devo ancora fare un paio di schemi, poi sarò pronto. Buon sabato a tutti.

N.B. Buon sabato una mazza! Ricevo ora la notizia dal mio amico Rocco che proprio stanotte a Ponteranica hanno tagliato l’ulivo della pace dedicato a Peppino. Per sommo sfregio, ancora una volta. Non so se siano leghisti, gli autori. Ma che siano i più bastardi, ma proprio i più bastardi della terra non ci piove.

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