Pensierini misti. Morti, patate e Bindi for president

Pensierini misti. Il primo: quando vedo la gente camminare con indifferenza sopra o accanto al cadavere di una persona (su un marciapiede ieri, sulla spiaggia la scorsa estate) penso che siamo solo delle bestie civilizzate. Civilizzate, ma ancora e fondamentalmente bestie. E facciamo proprio un po’ schifo. Quant’è brutta la gente, diceva il grande Eduardo… A volte la speranza è veramente un lusso.

Il secondo pensierino non c’entra con le bestie, ma sì con il post precedente su influenza suina e conflitto d’interessi. Mi convinco sempre di più che a suo tempo Rosy Bindi venne giubilata da ministro della sanità perché troppo eccentrica rispetto al “combinato disposto” di baroni della medicina e industria farmaceutica.  “Ci faceva perdere voti”, spiegarono dopo le regionali del 2000. Fuori dunque lei e Luigi Berlinguer. Chissà se oggi penseranno la stessa cosa di fronte alla proposta di farla presidente del Pd… A me, che non ho avuto grandi benefici dal sostenerla, sembrerebbe la migliore garanzia per un partito disposto a perdere voti (e ad acquistarne il doppio) nella giusta direzione. Non è un problema di metterci un cattolico. E’ un problema di avere con noi qualche potente imbroglione in meno e qualche comune e onesto cittadino in più. Alla fine i voti contano uguale. Che li dia il ricco finanziere o che li dia l’operaio della catena di montaggio.

Il terzo pensierino è sulla vicenda Marrazzo. Dunque (stando ai racconti dei protagonisti –non li voglio nemmeno chiamare carabinieri, che li caccino, per favore) Feltri o chi per lui non aveva intimato ai ricattatori di sparire. Anzi, con il “Giornale”  era stato raggiunto l’accordo per l’acquisto del filmato dopo il rifiuto di Belpietro. Naturalmente non posso sapere se sia vero. Però mi piacerebbe molto avere notizie certe in proposito. Perché è certo quel che Feltri disse un giorno su di me e sulle mie sorelle (ma soprattutto su di me): “i dalla Chiesa sono come le patate; la parte migliore sta sotto terra”. Ora vorrei sapere se Feltri aveva acquistato il filmato di Marrazzo per davvero. Così, giusto per misurare meglio quel giudizio.

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