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E fu bellissima Festazza!
E rieccoci. Appena ho incominciato a ricevere (ieri sera) i primi messaggi privati di rimbrotto, ho deciso di uscire dalla sbornia da Festazza. Ma insomma… Prima la fatica di organizzarla, di fare gli inviti fino all’ultimo (e mi scuso), di preparare il filmato della mia vita collettiva, selezionare le foto per la proiezione a rotazione. Il tutto facendo i miei doveri universitari e andando a Genova, Firenze e Brindisi. Poi la stanchezza felice, i commenti in famiglia, i ringraziamenti, le risposte via mail (ancora largamente incomplete), di nuovo i doveri. Ora basta. E dunque vi dirò, come avrete già capito, che è stato bellissimo. Bellissimo vedere intorno a sé tanti amici di una vita, dai compagni della quinta ginnasio venuti da Roma fino agli amici di Libera venuti da ogni dove. E chi è venuto da Messina, da Palermo, da Brindisi, da Cosenza, chi è venuto da Trento, da Zurigo o da Stoccarda. In certi momenti sono stati più di mille. La pioggia battente -poteva mancare la pioggia? è come il microfono che non funziona, c’è sempre- ha impedito che funzionasse in pieno lo sfogo previsto all’esterno con gazebo e funghi per il riscaldamento. Ma forse ha pure tenuto lontani i meno avventurosi (o affezionati) e quindi il conto è pari.
Grande la Biondina, che ha tenuto sotto controllo gli inviti e si è messa fuori a baciare tutti quelli che arrivavano -con la pandemia in agguato!- presentandosi come “la moglie di Nando”, e ha commentato il filmato con poche parole salvando la serata in un mio momento d’ira (oddio…ha pur sbagliato qualcosa…, devo dirlo se no si monta la testa). Grandi e commoventi i Gracchi che ci hanno dato dentro tutta la settimana per assicurarsi che tutto funzionasse. Si vedeva che ci tenevano che la Festazza del loro papà riuscisse. Dora ha fatto la bella fattorina, Carlo ha perfino passato due ore della festa a spillare le birre. E pure Eschina, la sua ragazza, ha lavorato un bel po’ di ore allo scanner. Sì, sono felice di averla fatta, questa festa. E dove, e quando, recuperi, se no, il senso visivo della tua vita? E chi te lo offrirà mai?
Ho rivisto il filmato della diretta curata per questo Blog da Riccardo il mago. Dà solo una piccola idea, per forza di cose, di quel che è accaduto. Che non è stato solo quel che accadeva sul palco (Ricky Gianco, Patrizio Fariselli, Lucia Vasini, me medesimo, Gianni Barbacetto e il mitico Lillazzo, la Biondina e le mie due splendide sorelle, gli Sciacuddhuzzi, Willy Bianchi, Fabrizio Frizzi -strepitoso-), ma tutto il resto. Il ritrovarsi, e non da reduci: quali reduci potevano essere i miei studenti, o i militanti di Libera o del Pd o della scuola Antonino Caponnetto, o i miei collaboratori genovesi? Il riconoscersi per ciò che si è stati insieme e ciò che si è ora, insieme in altro modo. Grazie a tutti. Anche a quei blogghisti che mi hanno aiutato ad avere foto, e a fare gli inviti. Non li nomino perché sbaglierei sicuramente, dimenticando almeno un nome. Grazie anche degli auguri che mi dicono affollare il Blog, che purtroppo non ho potuto guardare. In ogni caso sappiate che sto preparando con Riccardo il mago alcuni prodotti della Festazza che verranno ospitati su questo Blog. Nel frattempo guardatevi “la mia tivù” qui accanto. E prometto: ora riprenderò a scrivere. E pure spesso. Di questo e di cose serie dal mondo.
(P.S. C’è chi ha dato il contributo a Libera, c’è chi ha portato dei regali al sottoscritto. Purtroppo a volte senza bigliettini o i bigliettini si sono smarriti nella confusione. Sono rimasti senza nome i seguenti regali: due elefantini; un’accoppiata bicchiere antico-splendida statuina di presepio; un Cd personalizzato che chiude con una delle mie canzoni preferite, “Il cielo d’Irlanda”; un grande libro sul Lario; dei portatovaglioli d’argento. Qualcuno può aiutarmi? Ancora ciao)
Nando
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