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Mondo cane. A proposito di amicizie e di omicidi
Omicidio Brenda, perché questo è. Non so se sia avvenuto solo per ammonire tutto il mondo di trans e dintorni, come suggerisce l’unico criminologo italiano (Francesco Bruno, of course); oppure per zittire lei, impossessarsi delle sue informazioni e ammonire contemporaneamente il mondo dei possibili testimoni, come appare più verosimile a uno dei mille sociologi italiani (ossia me medesimo). Certo è che chi ha ucciso ha agito per conto di altri clienti potenti indesiderosi di far la fine di Marrazzo. Forse ministri o imprenditori, anche se queste cose in genere riescono meglio ai politici. Oppure ha agito per coprire qualche responsabilità da anni di galera che poteva spuntare appunto nel caso Marrazzo (l’irruzione, le estorsioni, ecc). Qualcuno avverta trans ed escort e spacciatori e tutta la varia, degradata umanità di cui il potere può servirsi per suo sollazzo: vi possono uccidere. Non fatevi prendere dal miraggio della frequentazione del Palazzo. C’è sempre un omicidio anonimo dietro l’angolo. Che cosa vale, in fondo, la vita di un trans nel paese di Portella delle Ginestre e di Piazza Fontana? E forse non c’entra niente, ma più ci penso e più mi convinco che Patrizia D’Addario abbia fatto benissimo a dire pubblicamente e per intero e il prima possibile la sua verità. Dovessi dare un consiglio alle trans dei tuguri romani, insomma, direi loro non di chiedere protezione ma di andare dai magistrati e raccontare tutto quello che sanno. Tanto dovranno cambiare paese lo stesso.
Caso Schifani. Il “Fatto” (meno male che è nato…) ha raccontato l’incredibile storia del presidente del Senato che a metà degli anni novanta fa da avvocato a un imprenditore mafioso e per riflesso al gotha della mafia che gli ruota intorno. E non (che sarebbe già significativo) per difenderlo in un processo in tribunale, ma per aiutarlo a violare i diritti di due normali cittadine palermitane, ostacolo alla realizzazione del palazzo della mafia, dove andranno cioè a stare Bagarella, Brusca e altre delizie assortite. Sarà passato del tempo, ma io lo trovo lo stesso gravissimo. Racconta di amicizie, di affinità ambientali, di relazioni pericolose. Roba compatibile con la seconda carica dello Stato? E se lo è, di che Stato si tratta?
Giusto per completare il quadro, ecco la doppia farsa del signor B. Di qua la lotta feroce per la fine dei processi (rivedersi la mia gag al Palavobis del febbraio 2002…), di là le visite inspiegabili da autentico fanigottone (fannullone, a Milano) in Russia e poi in Arabia. E anche qui: se questo è un capo del governo, di che governo si tratta?
Nando
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