Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Gracchi. E sono ventisette
Il mondo ribolle. La mia voglia di raccontarvi che cosa sia certo giornalismo genovese pure. Così come vorrei raccontarvi la bella impressione che mi ha fatto ieri pomeriggio la leva 2010 degli studenti di Sociologia della criminalità organizzata, una splendida platea dove si alternano visi ragazzini e visi adulti, perfino maturi. Sento l’urgenza di lanciare la grande manifestazione annuale di Libera del 20 marzo, che quest’anno si terrà a Milano; e forse in questi mesi un fatto più simbolico culturalmente non lo si potrebbe produrre. Vorrei fare i complimenti a mia sorella Rita per avere solidarizzato con i lavoratori Mediaset e avere mandato in onda una trasmissione registrata. Ma tutto questo cede il passo davanti a un desiderio che tutti li supera e li surclassa: fare gli auguri, e associare voi negli auguri, alla grande Dora (per me Doretta), che oggi compie i suoi 27 anni. Il papà orgoglioso fa voti per la felicità di una ragazza che a scuola, diciamo la verità, si è sempre battuta strenuamente per la sua promozione dal 1° maggio in poi; ma che dopo ha tirato fuori dal suo piccolo cilindro cultura e impegno civile da lasciare a volte stupefatti. La risata, quella, è rimasta la stessa. E io mi inebrio al solo sentirla.
Nando
Next ArticleUomini guida (a proposito di Cuffaro e di Schifani)