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Una Scuola di formazione al Nord per capire la criminalità
il Fatto Quotidiano, 28.01.2010
Qualcuno difenda Milano. Qualcuno difenda il nord. Affianchi la magistratura e le forze dell’ordine nella lotta contro organizzazioni mafiose affamate di economia legale. E’ un florilegio da lasciare allibiti, ormai. Sindaci, amministrazioni, prefetti (ieri anche quello di Novara) fanno a gara a dichiarare che da loro la mafia non esiste, non ritraendosi nemmeno più davanti a cadaveri ancora caldi. I cittadini vengono lasciati alla mercé di forze criminali che stanno spiegando benissimo con i fatti quali siano i loro progetti e le loro intenzioni, in una impressionante caduta della responsabilità pubblica. Davvero sconcerta quel che accade. Da un lato le autorità investigative offrono informazioni chiare e preoccupanti e le stesse commissioni parlamentari (a guida di destra come di sinistra) lanciano l’allarme di una Lombardia testa di ponte della ‘Ndrangheta verso il continente europeo. Dall’altro lato le istituzioni politiche locali dipingono paesaggi disneyani, increspati appena da qualche esplosione di delinquenza.
Vogliamo dire la verità fino in fondo? Sembra di essere ripiombati – in presenza di economie diverse, nel cantilenare di altri accenti – nella Sicilia degli anni settanta. Quando a ogni segno di violenza scattava la passerella delle verginità locali. Ciascuno un bel passo indietro davanti alle proprie responsabilità, finché qualcuno pagava il silenzio di tutti per avere semplicemente deciso di fare il suo dovere. Chi porta ancora fresche quelle immagini nella mente non può tacere oltre e sente per intero il dovere di esercitare una funzione di supplenza. Così come lo sentono quei cittadini che ormai (fatto finora mai accaduto) alzano la mano nei dibattiti per fare i nomi di politici locali.
E’ per questo che l’associazione Libera e la Scuola di formazione politica Antonino Caponnetto hanno deciso di promuovere a Milano, a partire dal prossimo martedì e per cinque martedì consecutivi, un corso di formazione popolare sulle organizzazioni mafiose in Lombardia. Un corso aperto a tutti ma indirizzato in particolare ai pubblici amministratori e agli incaricati di pubblico servizio. Perché coloro che non vogliono arrendersi inermi sappiano la storia del peso e dei modi della presenza mafiosa, i meccanismi e i territori dell’espansione; conoscano la storia, anche, dell’atteggiamento delle istituzioni e dell’opinione pubblica, ormai diventato, a ogni effetto, un dato del problema. E perché possano individuare le forme in cui reagire: quali misure amministrative, di governo del territorio e di auto-organizzazione civile. Se è vero che, penetrando i settori più sensibili per le pubbliche amministrazioni (movimento terra, lavori pubblici, aree edificabili), i clan cercheranno di avere “propri” consiglieri comunali, assessori e tecnici, la società milanese e lombarda non può restare a guardare. Anche se chi la guida ha deciso di voltarsi dall’altra parte.
Da martedì 2 febbraio a martedì 2 marzo alle ore 21,
allo spazio Melampo, via Tenca 7, Milano
Il Programma
LA MAFIA IN LOMBARDIA
CORSO POPOLARE DI FORMAZIONE
PER AMMINISTRATORI E INCARICATI DI PUBBLICO SERVIZIO
La Scuola di Formazione Politica “Antonino Caponnetto” in collaborazione con l’Associazione Libera promuove a partire dal 2 febbraio, ogni martedì sera, un incontro di formazione sulla storia e sulla presenza delle organizzazioni mafiose a Milano e in Lombardia.
Le ragioni:
– la crescente aggressività ed espansività delle organizzazioni mafiose sul territorio lombardo e la perdurante indifferenza o sottovalutazione da parte di molte pubbliche amministrazioni
– l’urgenza di più alte competenze e motivazioni in materia tra i titolari di pubbliche funzioni
Gli obiettivi:
– offrire una informazione adeguata sulla storia delle organizzazioni mafiose a Milano e in Lombardia dal Dopoguerra a oggi
-individuare i loro meccanismi di insediamento e di espansione e le ragioni di vulnerabilità del tessuto sociale lombardo sul piano economico, politico e culturale
-fare emergere proposte di intervento sul piano della partecipazione civile nonché delle misure amministrative e di governo locale
Lo schema:
-il Corso si articolerà in cinque serate, condotte da Nando dalla Chiesa, docente di Sociologia della Criminalità Organizzata presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano. Nando dalla Chiesa presenterà e guiderà gli incontri interloquendo ogni sera con un testimone-esperto e proponendo ogni volta una sintesi finale.
Prima serata, 2 febbraio. Dagli anni Cinquanta a Tangentopoli. La storia delle organizzazioni mafiose a Milano e in Lombardia/1. Interviene Gianni Barbacetto, giornalista
Seconda serata, 9 febbraio. Da Tangentopoli agli anni dell’Expo. La storia delle organizzazioni mafiose a Milano e in Lombardia/2. Interviene Alberto Nobili, magistrato
Terza serata, 16 febbraio. Come gli struzzi. Storia dell’atteggiamento delle istituzioni e dell’opinione pubblica milanese e lombarda nei confronti delle presenze mafiose sul territorio. Interviene Lorenzo Frigerio, giornalista, coordinatore della Fondazione Libera Informazione
Quarta serata, 23 febbraio. Varchi, porte e portoni. Perché le organizzazioni mafiose possono espandersi nell’attuale contesto socio-economico e culturale regionale. Interviene Carlo Smuraglia, avvocato ed ex senatore, presidente della commissione d’indagine sulle infiltrazioni mafiose del Comune di Milano (1991-1993)
Quinta serata, 2 marzo. Come difendersi. Le misure da adottare sul piano civile, amministrativo e del governo locale. Interviene Luca Beltrami Gadola, docente di Estimo alla facoltà del Design del Politecnico e fondatore/direttore del settimanale ondine “Arcipelagomilano”
La sede:
Il Corso si terrà ogni martedì a Milano alle ore 21 presso lo Spazio Melampo, via Tenca 7. Il Corso è comunque aperto a tutti. Ai frequentanti verrà rilasciato (se richiesto) un attestato di frequenza e sarà donato “lo scaffale della legalità” redatto a cura della Scuola “Antonino Caponnetto”.
Per informazioni:
www.scuolacaponnetto.it
www.libera.it
Tel. 02/23002401 Melampo Editore
Tel. 02/7723210 Libera Milano
Nando
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