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Ciancimino jr, gli insegnanti milanesi e Tyson il ballerino
Insomma: se B., parole sue, strozzerebbe chi fa film o scrive libri sulla mafia (il sottoscritto ringrazia commosso), il suo governo invece pare fondamentalmente affaccendato nella difesa di Cosa Nostra. Che diavolo non si inventerebbero ormai, per sottrarre la mafia ai processi… E’ stupefacente quel che sta accadendo. Ed è impressionante, da brivido direi, il vero quadro dei rapporti tra mafia e politica che emerge da questa ossessione di correre in soccorso ai clan e ai loro complici. D’altra parte sono anche da brivido i racconti di Massimo Ciancimino. E anzi, siccome molti me lo chiedono in privato, vi dirò che io a quel che dice Ciancimino jr ci credo. Forse, anzi probabilmente, omette qualcosa; ma quel che dice ha l’aria di essere vero quasi dalla a alla zeta.
Però non arrendiamoci. In verità vi dico (accesso di megalomania…) che il Paese si accinge a trovare dentro di sé le risorse per dare una risposta grandiosa a questa offesa alla sua storia. Molti i segnali, e incominciano a coglierli in tanti.
Dello Spazio Melampo straripante già vi ho detto. Ma anche al liceo scientifico “Marconi”, sempre a Milano, l’altro ieri pomeriggio ho trovato l’aula magna piena e attentissima. Ci sono stato invitato con Umberto Ambrosoli, nell’ambito di un progetto educativo fondato sui film sulla legalità. Si noti: era orario extrascolastico, eppure i ragazzi c’erano. Promette bene assai pure il maxiseminario degli studenti di Scienze Politiche (quanto hanno sudato, i meravigliosi tapini, per organizzarlo!), che partirà martedì prossimo.
Mentre il prossimo venerdì 12 febbraio è previsto un importante appuntamento per gli insegnanti lombardi. Ci sta lavorando con cuore e cervello il mio amico Giuseppe Teri insieme a diversi suoi bravissimi colleghi. E’ un “Convegno regionale di formazione e aggiornamento per insegnanti e operatori socio-educativi” con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Titolo: “Mafia, corruzione e illegalità. Le ipoteche sulla storia italiana”. Promuovono Libera e il Coordinamento delle Scuole milanesi per la legalità e la cittadinanza attiva (Virgilio, Volta, Severi, Leonardo da Vinci), in collaborazione con il Corso di “Sociologia della criminalità organizzata” dell’Università Statale. La prima sessione si svolgerà nell’aula 11 di Scienze Politiche (avanti tutta!). Si aprirà alle 9 e chiuderà alle 19, tratterà della storia della mafia nel periodo repubblicano e del rapporto tra storia e memoria, con interventi, tra gli altri del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, di Benedetta Tobagi, di Aldo Giannuli e del sottoscritto. La seconda sessione del Convegno si terrà il sabato successivo presso l’Aula magna del liceo Virgilio in piazza Ascoli e verterà specificamente sulla qualità dei progetti educativi (vedi il programma su www.libera.it).
Il guaio è che mentre si riflette sui progetti educativi non solo governo e parlamento fanno quel che stanno facendo, ma la Rai ci mette pure del suo. Qualche sera fa si è consumato un autentico scempio a “Ballando sotto le stelle”, trasmissione dal format vecchio ammuffito ma maledettamente nuova quanto a spregiudicatezza. Ma ti pare che non fanno andare in video come simpatico ballerino Mike Tyson, ossia uno che è stato condannato a dieci anni per stupro e che ha azzannato l’orecchio a un suo avversario? La biondina è impazzita per la rabbia e faceva giuste domande. Ma che idea hanno del servizio pubblico i cialtroni che prendono queste decisioni? Va bene escludere Morgan da Sanremo perché si professa un habitué del crack (e che qualcosa non andasse si capiva dai suoi interventi televisivi…). Ma Tyson? Chi lo ha chiamato? Quanto lo hanno pagato? Ci sono interrogazioni parlamentari al riguardo? Dio salvi l’Italia. E noi diamogli una mano. Anzi due.
Nando
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