Vittoria in tribunale. E l’Italia come l’Aquila…

E’ arrivato marzo e si avverte nell’aria un certo meraviglioso tepore. Nel 2004, quando facemmo il Mantova Musica Festival, naturalmente ai primi di marzo venne giù tanta neve da bloccare i treni. Nessuna polemica con il dio del cielo, sia chiaro; pura constatazione. E poi è sempre meglio abbassare i toni. Li alzo solo per annunciarvi che ho rivinto il processo civile con Previti, che continuava a chiedermi un milione di euro per avere scritto sull’Unità cose scritte centinaia di volte in centinaia di sedi da decine di persone. Chissà perché io…A volte mi viene il dubbio che avere capeggiato in parlamento la rivolta contro le leggi ad personam del 2002-2003 non mi abbia aiutato. Grazie grazie grazie agli avvocati (precedenze per genere e per età) Beatrice Menis, Sandro Battisti -glorioso ex senatore e collega di battaglie di quei tempi- e Dario Cusumano, il più giovane.

E’ finito stasera il grande corso di formazione dello Spazio Melampo, promosso da Scuola Caponnetto e Libera, sulle organizzazioni mafiose a Milano e in Lombardia. L’ha chiuso Luca Beltrami Gadola parlando del governo del territorio. Ma la notizia bomba l’ha sparata l’architetto Donata Almici. In vent’anni, dagli anni novanta all’Expo, Milano avrà costruito nuovi 42 milioni di metri cubi (!!!!), in buona parte disabitati. Domanda: chi si può permettere di costruire senza vendere? Eh, rispondete: chi se lo può permettere? Ricordate comunque: i video delle lezioni del corso li trovate su questo Blog grazie al sapiente lavoro del mago del computer.

Procede bene nel frattempo la corsa verso il 20 marzo, manifestazione nazionale di Libera. Domattina (ora è l’una e un quarto del 3) mi faccio due scuole superiori. La sera Nichelino, in provincia di Torino. Week end tra Adria e lago di Garda e poi lago di Idro. Qui sabato, sulla strada per l’Adamello, ho trovato una delle più belle scuole mai viste in Italia. Laghi azzurri, monti innevati, aria da paradiso e lì in mezzo il Perlasca (dedicato al partigiano, non al benefattore degli ebrei), con un preside e una vicepreside che citerò -Alfredo Bonomi e Antonella Ali- perché ancora una volta, con un folto gruppo di insegnanti, mi hanno restituito l’orgoglio di stare in un paese dissestato ma con una grande scuola. Bastonata ogni giorno ma grande. Beati i ragazzi che vanno in quell’istituto, non solo perché c’è dentro un alberghiero dove si cucina da pascià, ma perché ci si respira un clima, atmosferico e umano, che è stato in grado di rigenerarmi dalle mie fatiche mentre ne compivo un’altra ancora (segnalo anche l’aula magna in assoluto più bella del Regno, roba da grande ambasciata o da Nazioni unite).

Insomma, non si resiste ma si ricostruisce in proprio il Paese, e Aquila è la metafora perfetta. Me l’ha fatto notare una signora ieri sera a Bussero, dov’ero stato invitato da Michele e Silvana, amici del pensionato Bocconi che continuano a occuparsi anche dei volantini. Questa è grandezza. Quanto alle liste bocciate, non so come finirà, però, detto decoubertinianamente, che spasso…

Leave a Reply

Next ArticleIsa Mantella