Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Viscerali e no. Pecorecci e no. Liberali e no. Attendendo il mio monologo
Grande, grande manifestazione. Folla di popolo legalitario. E mica solo a Roma. Mi favoleggiano di venti-trentamila a Milano. Ci sarà un po’ di antiberlusconismo viscerale, ma bisogna convenire che è un capolavoro di freddezza riuscire a non farsi prendere dalla visceralità. Ce n’è ogni giorno e per tutti i gusti. Ora abbiamo pure le registrazioni del liberale B., del più liberale dei leader, quello che la Rai è comunista e anche Mediaset non sta troppo bene. Neanche nello Zimbabwe, ha detto Masi che se ne intende. E abbiamo pure gli ispettori a Trani, che Marchino Travaglio aveva evocato come ipotesi pazzesca. Eccoci serviti, ci sono anche quelli. D’altronde Alfano sarà diventato ministro per qualche ragione, o no? Manuali di dottrina non ne aveva scritti. In ogni caso sono contento che a Piazza del Popolo sia stata chiamata a leggere anche Beatrice Luzzi, la bravissima interprete di “Poliziotta per amore” (che stasera andrà in scena a Marsala). E che abbia condotto Paola Maugeri, la quale sconti alla tivù pecoreccia non ne ha mai fatti.
A proposito di pecoreccio. Questo aggettivo lo rinfrescò per il mio vocabolario (e per quello degli altri più giovani militanti della Rete milanese) il grande Salvatore Guglielmino, mitico autore della Guida al Novecento. Ecco, ci sarà un posto particolare per lui nel mio monologo di domani sera. Ho spedito stamattina il testo definitivo a Fausto Russo Alesi, che lo reciterà interpretando me medesimo. Questo mi ha chiesto infatti Andrée Ruth Shammah: racconta le persone che fanno oggi l’orgoglio milanese (della lotta contro la mafia e il malaffare) rivivendo in prima persona il modo in cui le hai conosciute tu. Tu giovane che andavi a chiedere di aiutarti dopo l’assassinio di tuo padre. L’ho fatto. Spero sappia “prendere” gli spettatori (che a mia volta spero tanti). Dirò comunque che dopo l’ultima lettura che ne ho fatto ho pensato: dovrebbero sentirlo i giovani per scoprire di più questa città; dovrebbero sentirlo i signori ormai maturi per ricordare quel che hanno dimenticato.
Buone notizie anche da Rimini, dove Sergio, Daniela, Concy e Mirco allevano nuovi antimafiosi e nuovi volontari per la Cambogia. Le due militanze non si elidono. Le buone cause sono esattamente come le cattive. Si incontrano sempre.
Nando
Next ArticleTelchì la manifestassiùn (l'odio, l'amore e altre panzane...)