Al voto al voto! E qualche buon consiglio

Al voto, dunque, al voto! Proprio così. E’ inutile chiedersi se B. perderà consensi, o a chi andrà la Puglia o il Lazio o il Piemonte, o se si ridurrà lo scarto in Lombardia se poi non si va a votare. Chi lo fa perdere, B., lo Spirito Santo? Ma soprattutto, rivolto ai concittadini lombardi: davvero pensate che la ‘Ndrangheta farà mancare uno solo dei suoi voti per ciucciarsi i propri consiglieri regionali e comunali? E dunque votiamo per i nostri, votiamo per chi non sta zitto, non accontentandoci -questo sì- di votare per una “brava persona”. Le informazioni non ci mancano. Soprattutto per i consigli comunali. Se poi si vuol dare, come sento promettere ovunque, “una lezione” a questo o a quel partito, a questo o a quel candidato presidente, ci sono tanti modi per farlo. Per esempio non votare nemmeno sotto tortura gli arroganti, o quelli più interni agli apparati e che nessuno sa che lavoro abbiano mai fatto. Per esempio usare il voto disgiunto (consigliere e sindaco o consigliere e presidente di schieramenti diversi), andando sulle persone. In ogni caso, nelle regioni e nei comuni in bilico: piuttosto che l’astensione turarsi il naso e mettere il voto solo sul consigliere preferito (il candidato sindaco o presidente otterrà meno voti personali e avrà poco da fare il vanitoso). Ieri a un dibattito a Genova mi ha colpito un immigrato di fresca cittadinanza italiana che ha detto: io andrò a votare, l’ho desiderato per anni… Meditate gente, meditate.

Intanto però vi do dei nomi. Non vi dico che sono i migliori in assoluto. E non li scelgo da un elenco completo. Ce ne saranno chissà quanti di altri bravi. So solo che si candidano e che sono amici seri, che concepiscono la politica come la concepisco io.

Parto dunque da Milano. Nella lista Pd (che ha comunque un capolista al di sopra di ogni sospetto come FABIO PIZZUL) io voterò MARCO GRANELLI, decenni di impegno intelligente, serio e generoso in campo sociale, prima di tutto nella Caritas e nella cooperazione. Negli altri partiti farei torto ad amicizie belle e collaudate in tante battaglie se non indicassi almeno, nei verdi, MARIOLINA DE LUCA e, nella lista di Agnoletto, l’indomito e (meritatamente) celebre BASILIO RIZZO. 

Nella lista Bonino a Roma ci sono LIDIA RAVERA  e SANDRO BATTISTI. La prima la conoscete tutti, scrittrice anche per Melampo e mia socia di Mantova Musica Festival (non fu facile…). Il secondo, limpido amico e compagno di barricate parlamentari ai tempi delle leggi ad personam 20001-2006 nonché mio avvocato nel processo vinto con Previti.

Nel Pd in provincia di Bergamo c’è MIROSA SERVIDATI, amica battagliera della Rete, vero ed entusiasta outsider della politica da società civile. Mentre ancora nel Pd a Monza c’è il giovane PIPPO CIVATI, fra l’altro autore per Melampo del bel libro “Regione straniera”.

Infine a Genova ho dedicato una presenza ciascuno (non per avarizia, ero totalmente risucchiato dalla preparazione del 20 marzo …) a MARIA ROSA BIGGI e a PIPPO ROSSETTI, entrambi Pd e cattolici di lungo impegno sociale, e ad ALESSANDRA BALLERINI, il famoso avvocato degli immigrati (ne ho scritto anche sul Fatto) che si candida invece nella lista per Burlando. Ho in lista altri amici di cui mi fido, ma qui ho pensato giusto limitarmi a questa informazione oggettiva. Ecco, il mio dovere l’ho fatto (perché non ho esternato prima? per non fare uscire dallo schermo i nomi con i post successivi). Ora forza, ci sono due giorni di tempo. Se volete, fate girare. E se avete altri nomi assolutamente affidabili, aggiungeteli sotto motivando. Che il dio delle urne ci assista.

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