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Governare in tuta. Ovvero tra parrucchieri e massaggiatrici
Stasera, a un quarto d’ora dalla mezzanotte (il che vuol dire che quando “posterò” sarò già nella nuova settimana), mi divertirò a piazzare (qualcuno direbbe “posizionare”) qualche spigolatura, e non più di questo perché devo ancora vedere le sintesi delle partite e leggermi tre pezzi di tesi di laurea.
Oggi è stata la giornata delle vittime del terrorismo. Credo di averla già onorata nel post precedente. Chi non l’ha onorata è la stampa italiana. La quale ieri ha confuso la data della cerimonia al Quirinale (che per molte ragioni non poteva essere di domenica) con la data ufficiale. Mi domando che senso abbia fissare una giornata della memoria se poi la gente la sbaglia. Se non ha memoria della data della memoria. Non è una grande soddisfazione, ammettiamolo. E sì che il 9 maggio non è difficile da ricordare. E’ la data dell’assassinio di Aldo Moro, l’hanno scelta per quello…
Altro argomento. Oggi ho letto che la direzione dei lavori di restauro degli Uffizi è stata affidata dalla solita cricca dei grandi eventi a un tale Micciché, parrucchiere e fratello di un dirigente di un’impresa controllata dalla mafia agrigentina. Ma ci sarà qualcuno dell’opposizione che al prossimo dibattito sull’azione del governo contro la mafia, ricorderà questo scandalo inaudito, scandalo doppio addirittura, per il mestiere di parrucchiere e per il contesto di provenienza? E come mai questo signore si trovava già a dirigere lavori pubblici alla Maddalena accanto al cognato di Bertolaso? Altro che cattura dei latitanti. Si svuota da una parte, si riempie dall’altra. E con la legge sulle intercettazioni il saldo alla fine sarà negativo (per noi).
E ancora. Mi pare di capire che i soldi non ci sono mai per la cultura, l’istruzione, la giustizia, la sicurezza, per le mille manutenzioni (piccole, chirurgiche) che danno decoro a un paese, ma ci sono sempre -e a strafottere- per arricchire questa massa di sanguisughe. Venticinquemila euro alla moglie di Bertolaso direttamente da Anemone. Per una consulenza. Ma ‘sto Bertolaso chi l’ha inventato? Io intanto, così, per non sbagliare, lo obbligherei a mettere giacca e cravatta. Ma si è mai visto un sottosegretario governare in tuta? Ma in quale paese del mondo? Vestirsi con decoro, perdinci. Così sarà pure un po’ più scomodo andare a farsi i massaggi…
L’Inter, infine. Miiiii, ci mancava pure il Chievo in rimonta…Caro Mou, ora chiudi la bocca e guai a te se metti Materazzi a Siena. Se no non faccio più educazione civile a San Siro (ma sì, ci vado giovedì per l’Inter, con prelibate scolaresche…non mi faccio mancare niente..).
Nando
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