Notte di brezze marine. Cose belle e latitanti speciali

Notte di brezza meravigliosa a Brindisi, tra i muri di cinta del grande Nando Benigno, amico trentennale, compagno di infinite avventure e ora di nuovo insieme nella scuola di formazione politica “Antonino Caponnetto”. Non sentivo da mesi quest’aria di mare che ti dona il piacere sublime della notte, che rende la camicia una continuazione morbida del vento. Mesi che non vedevo le stelle in cielo. O ha fatto sempre brutto tempo o nulla mi ha spinto, come la vecchia amicizia silenziosa, a spingere lo sguardo verso l’alto. Sarei rimasto fuori un’ora intera. Nando riposa adesso il sonno del giusto nella sua casa-villa con piscina che non gli ha ristrutturato Anemone e nessuno gli ha regalato. Solo decenni di lavoro alla sua trattoria Jaccato sul porto, al cui desco stasera si sono seduti, per citare alcuni personaggi noti a questo Blog, anche l’Indiano di Bari e Beatrice Luzzi, qui giunta a recitare per le scuole “Poliziotta per amore”. Sono i momenti in cui fare il globetrotter dell’antimafia è veramente bello. Meno bello è vedere che a uno spettacolo che rende onore alla polizia, e proprio alla vigilia della festa della Polizia, non viene l’ombra d’un questore, fosse almeno per l’orgoglio di prendersi gli applausi dei cittadini alla sua divisa. Tempi grami, amici cari. Non credo che c’entri la sentenza della Diaz (era ora…), o che c’entrino i passi del libro e dello spettacolo che raccontano di quel macello. C’entra altro. Autocensura purissima, e conseguente (e poco civile) mortificazione di decine di insegnanti che vorrebbero testimoniarti la loro vicinanza. Fosse arrivato Cosentino, i notabili di Stato si sarebbero fatti trovare a frotte. Meno male che a salvare l’onore delle divise (di tutte le altre…) c’era il colonnello della Guardia di Finanza e non per caso. Perché qui le cosiddette Fiamme gialle stanno facendo davvero sul serio, a detta di tutti.

Insomma, ci sono i latitanti ma ci sono anche i pullulanti. Bell’incontro, per esempio, l’altro ieri a Genova alla libreria San Benedetto di don Gallo. Sala dedicata a Peppino Impastato in presenza del fratello Giovanni. Con tanti ragazzi e perfino bambini seduti per terra, con i loro pantaloncini a quadretti. Zitti, attenti e sembrava pure che capissero tutto. Bene sta andando anche la settimana contro le mafie (ah, questo plurale così antiscientifico…) di Milano. Oggi (ossia ieri) lettura di brani in pubblico a Palazzo di Giustizia e un po’ di dispetto dei protagonisti per le distrazioni della stampa davanti a spettacoli così affollati e intensi. Non preoccupatevi, amici, mettete tutto in rete, il resto conta sempre meno. Mentre ho l’obbligo di annunciare per le 14 l’agorà di Largo Cairoli e la cerimonia di domenica all’albero Falcone, in via Benedetto Marcello, ore 17. Intanto io torno a Milano, vedo la figliola che nel cuor mi sta e me ne vado a Spezia alla tre giorni dei magistrati. Quando dal Comune di Spezia mi han detto che alla sera c’è una cena per gli ospiti del convegno mi è venuto dal cuore un magnifico “Ma siete matti?”. Ohimé, chissà dove e con chi mi vedrò la mia Inter…

P.S. Cercasi in tutta Italia volontari disposti a lavorare un po’ per la Scuola di formazione politica “Antonino Caponnetto”. Per saperne di più andate sul suo sito. Astenersi i perdigiorno…

Leave a Reply

Next ArticleIl bavaglio (scritto per 'veritàegiustizia', news di liberainformazione)