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Spigolature. Fiorellini e concorsi esterni
Uno. E’ partito Attila. E un po’ mi manca, il grande cacciatore di meduse. L’ho atteso stamattina all’alba per salutarlo dopo la notte di tempesta, appena convertitasi in vento e sole battenti. E’ salito su anche lui verso le otto meno un quarto, con la sua felpina grigia a scritte rosse e blu. Mi ha confidato le sue rime su Giovanna Passerini (nome di fantasia), una sua amichetta: a) Giovanna Passerini fa la cacca nei panini; b) Giovanna Passerini raccoglie i fiorellini; c) Giovanna Passerini fa la cacca coi peperoncini. Gli ho chiesto: e a te quale sembra la più poetica? Lui mi ha risposto non lo so, le ho fatte tutte io queste poesie. Gli ho suggerito: secondo me quella dei fiorellini. Allora è sceso ed è tornato dopo dieci minuti con un mazzo di fiorellini raccolti in giardino per la biondina. Se li è nascosti dietro la schiena e poi glieli ha regalati. La biondina si è commossa assai e se li è subito messi in un bicchiere d’acqua. L’ho fotografata con i fiorellini accanto, mi sa che diventerà un quadro d’autore.
Due. Assedio a Dell’Utri, leggo. Be’, io non andrei mai a contestarlo, non me ne frega niente. Non sono mai andato a contestare nemmeno Lima ed Andreotti. Però mi indigna che ancora qualcuno lo chiami in giro a “fare cultura” dopo una condanna in appello per concorso esterno in associazione mafiosa. Gente mia, la mafia ammazza. Ha pure ammazzato tanto. O no? Anche per questo nel mio libro (sono ormai a tre quarti…) ho dedicato un quadrettino all’ottimo Cacciari che ci è andato a recitare insieme l’apologia di Socrate…
Tre. Mi piacerebbe tanto che questo blog diventasse un fortino della lingua italiana, segnasse la riscossa del paese contro la famosa peste del linguaggio a suo tempo denunciata da Calvino. Sissignori, il declino del paese è, prima ancora che etico, declino estetico (il basso impero, Noemi, il Billionaire, gli sculettamenti, Fede con il famoso Cosciolone, Minchiolini -dal celebre minchiata detto in un editoriale televisivo in prima serata-, le coste devastate, le sigarette e i rifiuti sulle spiagge, il dito medio ecc). Dunque grazie a Pielle per avere segnalato anche l’”abominia” di Televideo e a Simona per avere ricordato l’”interpetrare”. E ora tutti insieme: si dice ferrato e non afferrato, schermirsi e non schernirsi, interpretare e non interpetrare, abominio e non abominia, concludere e non finalizzare (che è altra cosa). Forza, ritmo, ancora più veloce: ferrato, schermirsi, interpretare, abominio…Dai che li sotterriamo…
Quattro. Oggi è il compleanno di Rita. Auguri, sorellaccia. Son sempre io, quello dei pantaloni corti e i calzini beige. Baci assai. E baci assai per ieri alla tata Rosa, che era il suo onomastico anche se il delirio burocratico che s’è bevuto anche il calendario dei santi l’ha spedita al 23. Lei resiste al 30 e fa benissimo. Olé.
Nando
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