L’eroina di Moreno e il ministro dell’atollo

Andiamo con ordine. Per me la notizia più importante della settimana è l’arresto all’ aeroporto di New York di Byron Moreno, che in cuor mio ho sempre pensato che fosse un grandissimo bastardo. Sei chili di eroina, mica una sverza, si portava nelle mutande l’arbitro che diresse in quel modo scandaloso la partita con la Corea del sud ai mondiali del 2002. Quanto durarono le discussioni se era stata o no colpa sua la sconfitta dell’Italia… Certo che Vieri & C. ce la misero tutta a sbagliare. Vieri pure un gol a porta vuota, e da allora smisi di considerarlo un campione, era solo un grande toro d’area (che non è poco, ma i campioni sono altra cosa). Però il gol annullato a Tommasi, però l’espulsione di Totti… Indecente. Davanti a tutto il mondo, senza pudore. Protetto dagli organizzatori (si giocava in Corea). La Rai l’ha poi pure pagato per venire in Italia a ballare con Carmen Russo. Ora finalmente è provato chi era e chi è questa specie di arbitro ecuadoriano. Oh, adesso che ho espresso il mio giudizio sereno e pacato mi sento meglio.

Mi sento meglio pure a sapere che se voglio posso fare il ministro della giustizia anche io. Già, se perfino gli atolli come Saint Lucia hanno i ministri, be’, mi faccio nominare ministro della giustizia del mio condominio e mi faccio pure la carta intestata. ‘Sta storia di Montecarlo mi sembra surreale. Surreale che un paese (o il suo circo politico-informativo) trattenga il respiro per sapere se davvero Fini ha commesso una scorrettezza verso il patrimonio del suo partito. Ma dico io, con i problemi che abbiamo, è davvero questa la questione che può fare venire l’infarto al sistema politico? Come direbbe Asterix, Sono Pazzi Questi Romani. E poi mi domando: ma se uno fa il nababbo grazie al paradiso fiscale (oh, l’avete notato che era in Svizzera, il “ministro”?), quanto gli avranno dato per compensare i capitali che scapperanno a gambe levate grazie a una dichiarazione pubblica di questo genere? E poi: ma che gli frega al “primo ministro” (dell’atollo) di chiedere al suo “ministro della giustizia” se la società tal dei tali è di proprietà di tal Tulliani? Servizi segreti da operetta. Mi piacerebbe anche sapere chi è il ministro della Guerra, o dell’Università, dell’atollo, e anche quello dei Trasporti. E poi, battutaccia, chi sono lì i ministri senza portafoglio…

A proposito di ministri, traggo dall’Internazionale la notizia che in Svezia il ministro del lavoro Sven Otto Littorin si è dimesso appena ha saputo che un tabloid avrebbe pubblicato un articolo in cui lo si accusava di essere stato quattro anni prima con una prostituta. D’accordo, in Svezia comprare sesso è reato (uhm, non mi convince) e da noi no. Ma ve l’immaginate? Davvero non ci rendiamo conto di quanto siamo caduti in basso. Qua mandi in galera il giornalista che fa l’articolo e poi fai sostituire il direttore di telegiornale che riprende la notizia. Anche se le prostitute sono dieci, venti o trenta, altro che una quattro anni fa, resti incollato alla tua poltrona. Non si dice poi se ti arrivano nei Palazzi di governo. Per questo, pure, la vicenda di Fini mi sembra surreale: “si deve dimettere”. E il capo del governo che è accusato di avere commesso reati non contro il suo partito ma contro la pubblica amministrazione e contro l’amministrazione della giustizia? No, eh? Lui e Feltri reclamano da Fini. Il quale però, detto tra noi, si sbrighi a dare una spiegazione convincente della vicenda. Vabbe’, un po’ di riposo e poi vi faccio un post sui guai e sui sollazzi della sinistra.

Leave a Reply

Next ArticleLe continuità mafiose. A proposito del libro di Attilio Bolzoni