Belpietro. Confessione di un miscredente

Post brevissimo. Giusto per dirvi la mia sul caso Belpietro. Che è la seguente: premesso che i pazzi esistono, e che dunque la loro circolazione rientra nella norma, meno normale, anzi praticamente impossibile è che facciano quel che viene imputato all’ attentatore travestito. Detto chiaro, e con la disponibilità a scusarmi se dovessi sbagliarmi (ma non basterà una velina di tiggì o la cattura pasticciata di qualcuno…): io a questo racconto non ci credo. Per quanto mi sforzi, proprio non ci credo. Troppe stranezze. Ma che scorta è quella che ci viene descritta? E come svolge il suo servizio? Ci si spara per le scale, mica cavalcando nelle pampas, senza colpirsi? Quando ieri mi ha telefonato un giornalista per chiedermi se ero d’accordo che può tornare un rischio terrorismo e di chi fossero le responsabilità dell’odio, gli ho detto che non rispondevo perché non volevo partecipare a un circuito mediatico di cui nessuno è in grado di verificare la premessa. Per ora quel che si è visto è che da Belpietro ci si è buttati su Di Pietro. Ce ne hanno fatte passare troppe sotto gli occhi per credere sulla parola a queste cose. E ce ne faranno passare ancora. Come quando Andreotti iniziò a finire nell’occhio del ciclone per le sue alleanze in Sicilia e a Trieste (mi sembra) qualcuno provò dalla folla a sparargli con una strana pistola. Ad Andreotti non successe niente. Ma la cosa non sfondò le prime pagine perché giusto quel giorno l’Ira fece saltare per aria un albergo a Londra facendo decine e decine di morti. Mediatico è l’impero, mediatica sarà la battaglia.

P.S. A proposito di terrorismo, mi dice il mio amico Rocco che quest’estate a Brescia un assessore di cui non ricordo il nome difese così l’intitolazione di qualcosa (giardino?) a Gianfranco Miglio: “sempre meglio che intitolarlo a un terrorista come Langer”. Disgustoso, solo disgustoso. Alex era una persona dolce e mite, perfino troppo fragile come ricordiamo. Ma cento volte più intelligente e seria di quell’assessore, su questo non ci piove.

P.P.S. Già, ha ragione Robertoli nel post precedente. E se incominciassimo a chiamare B. il Bestemmiatore? Forza vescovi, non avete fatto sbattere fuori dalle tivù un po’ di persone per bestemmie sfuggite in privato? E questo che le dice da capo del governo?

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