L’Albero dei Diritti. Venite a Genova nell’attesa del 14

Giorni di attesa. Attendiamo di sapere chi ha ucciso o fatto sparire la povera Yara, se un marocchino, o un italiano, o un marocchino con più italiani, come ora dicono. Intanto pietà e orrore. E rabbia verso chiunque (qualunque animale) l’abbia fatto. Più il disgusto preoccupato per quel che se ne potrebbe cavare. C’è gente -lo vedete o no?- che aspetta solo di sentir dire che un “extracomunitario” ha commesso un delitto infame per soffiare sull’odio e infliggere all’umanità un ulteriore supplemento di razzismo.

Attendo pure di sapere, dopo l’eccidio di ciclisti in Calabria, quando ci si risolverà a trattare gli autori delle stragi stradali (quelle che nascono da gravi inosservanze del codice stradale) alla stregua di omicidi volontari. Qui il marocchino non c’entra. Vale per tutti. Fu una mia inutile battaglia in commissione giustizia al senato. Riuscimmo solo a introdurre le aggravanti per lo stato di ebbrezza e simili e ad alzare la pena per l’omissione di soccorso. Ma sempre omicidio colposo resta…Quisquilie insomma, tanto muoiono e piangono gli altri.

Attesa del 14 dicembre, naturalmente, e delle eventuali decisioni che prenderà Napolitano. Io, sinceramente, non troverei così scandaloso se il Quirinale formasse un governo di transizione. Se chi ha vinto le elezioni si spacca e non è più in grado di governare e c’è un’alternativa che non sia il governo degli sconfitti, perché non praticarla? La politica è l’arte del possibile. Finora abbiamo visto solo l’impossibile…

Attesa, per me, anche della grande tre giorni dell’editoria civile a Genova dal 10 al 12 dicembre. I temi dominanti: corruzione e regole, diritti umani, diritti dei più deboli, mafia e ‘ndrangheta. Gherardo Colombo, Enrico Deaglio, Giancarlo De Cataldo, Don Andrea Gallo, Gianluigi Nuzzi, Valentina Furlanetto, Daniele Biacchessi e Gaetano Liguori, Alice Scialoja, Fabrizio Matteini, don Paolo Farinella, Carlo Rognoni, Beppino Englaro, Gabriele Del Grande, Alberto Spampinato ecc. Ma insomma, andatevi a vedere il programma su www.genovacittadeidiritti.it. E il sabato mattina nel cortile di Palazzo Tursi (per i foresti: il municipio) si inaugurerà il più originale degli alberi di Natale. Cari amici, ecco a voi l’Albero dei Diritti, con dodici vele, su ognuna delle quali sarà scritta una frase di un grande testimone della storia dei diritti, da Einstein a Mandela, dalla Politkovskaja a Borsellino. Realizzazione degli studenti dell’istituto artistico Barabino. E il mattino dopo ospitalità a Genova per i rappresentanti dei giornalisti calabresi minacciati dalla ‘ndrangheta, più di venti in un anno, nel silenzio quasi generale. Vi aspetto, insomma (altra attesa), per uno dei più intelligenti e coinvolgenti week end in circolazione. Naturalmente in attesa del 14.

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