Le ribelli e le mutande. E alleggerite le agende…

Bene. Tra un paio d’ore inizieranno le grandi manifestazioni per la dignità femminile (Milano e Roma, almeno; non conosco gli orari delle altre). E’ la rivolta delle donne contro l’uomo che voleva parlare soprattutto alle donne. Qui vi dico che questa domenica sarà ben ricordata quando si narrerà la fine di B. E che andranno ben ricordate anche quelle che trovano motivi ridicoli per non partecipare. Quelle che danno la colpa al ’68: vi assicuro che non si pagava. Quelle che chiedono dov’erano le manifestanti in questi vent’anni: prima di tutto dovrebbero dire dove stavano loro. Quelle che non vogliono strumentalizzazioni: brave, come gli egiziani che se ne sono stati a casa.

Già, bene anche a proposito di Egitto. Fuori uno, è la legge di Ruby. La ragazza porta sfortuna. Ora tocca al secondo, che ci metterà un po’ di più, ma quanto a credito internazionale sembra messo ancora peggio.

Bene le mutande di Ferrara e le polemiche contro i puritani “morti”. Lo trovo un biglietto da visita straordinario. Dunque, per loro, fuori dal bunga bunga non c’è forma di vita possibile. Ormai siamo alla scoperta scientifica di una specie zoologica inferiore. Non si finisce mai di imparare.

Bene Napolitano (avete visto voi che non perdevate occasione per sparargli addosso?). Sarà lui a salvarci dal golpe della Guardia reale, metà politica metà informazione. Ma noi ci dovremo dare tanto da fare, amici cari, incominciate a cancellare un po’ di appuntamenti per i prossimi mesi.

Bene infine, relativamente si intende, per come è finita a Tiberio Bentivoglio, inventore di Reggio-libera-Reggio, scampato miracolosamente a un tentativo di omicidio l’altro mattino sotto casa, a Reggio Calabria. Gli hanno sparato sette colpi, pare che lo abbia protetto un furgone. Mi sono fatto qualche domanda su quanta ammirazione antimafiosa debba essere un pochino dirottata verso i personaggi sconosciuti, mai visti in tivù, e di cui non sappiamo assolutamente nulla; tipo il sindaco Vassallo, per intenderci. Tiberio, questo parafarmacista di 57 anni, militante di Libera a Reggio, non avrà la scorta, come tanti, ma un pensiero grato e preoccupato da parte nostra lo merita tutto. Lui e quelli/quelle come lui.

P.S. Non c’entra niente, ma grazie di cuore a quelle due consigliere comunali del Pd di Iesi che in una lettera aperta a B. sulla sua visione dell’universo femminile gli hanno consigliato, per capire chi possono essere davvero le donne, “di leggersi ‘Le Ribelli’ di Nando dalla Chiesa”. Dire riconoscenza è poco.

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