In tribunale. E a scuola! Per riscattarci un po’

Rinviato a giudizio immediato davanti a un collegio di sole donne. Prodigioso. La legge del contrappasso sembra funzionare a pieno ritmo, dopo la grandiosa manifestazione di domenica. Donne “radical-chic” secondo la Gelmini, “alcune donne” secondo la Brambilla (articolo di lei medesima di ieri sul “Corriere”). Ragazzi che ministre! Ma un guizzo di indipendenza no, eh? O magari un po’ di originalità… anche se convengo che sia difficile riuscire a difendere l’indifendibile senza dire fesserie da almanacco. Però le aiuto lo stesso e propongo loro un’altra frase folgorante: “senza uno spirito costruttivo condiviso non si va da nessuna parte”.

Forse bisognerebbe rimandarle a scuola. Per imparare un po’ di aritmetica (tipo: quante sono un milione di bottiglie? alcune o tendenti a infinito?) e di analisi logica (ci mostra in foto un milione di donne chic?).

Intanto, già che ci sono, vi invito ad andare tutti a scuola di antimafia il 23 prossimo. L’associazione Saveria Antiochia Omicron ha organizzato all’Istituto tecnico Zappa in viale Marche a Milano una giornata intera. Ospiti, oltre al vostro baldanzoso anfitrione che tornerà appositamente dalla serata genovese  sulla Convergenza, i grandi Enzo Ciconte, Gherardo Colombo, Nicola Tranfaglia, Augusto Cavadi. E poi gruppi di studio a grappoli nel pomeriggio. Tutto gratis, vedere i particolari su www.omicronweb.it (sezione convegni http://www.omicronweb.it/2011/01/23/a-scuola-di-antimafia/). Taglio innovativo, dalla pedagogia agli spot. Brava Jole, intesa come Garuti.

Già, chissà che riandando a scuola non recuperiamo un po’ di credibilità come paese, e non smettiamo di parlare peggio degli scaricatori di porto di un secolo fa (benedetta Sara Tommasi, ma che senso ha laurearsi alla Bocconi in finanza con 110 per parlare in quel modo?). Intanto la nostra brava figura nel mondo ce la fa fare il nostro B. Asli Haddas, antimafiosa pullulante, sta facendo girare due foto scattate al carnevale di Dusseldorf. Un carro era dedicato a un bel B. in cartapesta circondato da un tappeto di tette. Un altro vedeva invece un mafioso nell’atto di sodomizzare B. “Italiani”, c’era scritto. Scusate, ma chi dovrebbe chiedere i danni? Facciamoci una domanda: quanto vale il prestigio, l’immagine di un paese che è stato culla di civiltà, arte, letteratura e anche eroismo civile? Perché non fare una grande class action per chiedere i danni civili come italiani, per la vergogna che ci è stata ributtata addosso? La Canalis e la Rodriguez han detto che loro alla manifestazione di domenica non ci sarebbero andate. Ettecredo! Manifestavano contro se stesse? Gianni Morandi ha detto che lui invece sarebbe stato in prima fila. Bravo Gianni, visto che dignità ci si porta per tutta la vita a nascere figli di un ciabattino comunista?

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