Di nuovo coi Nomadi! E la storia bella dell’ufficiale e della modella

Cari blogghisti, questa ve la devo dire. La Convergenza mi sta davvero dando immense soddisfazioni. Non solo alle presentazioni la sale sono sempre piene, ma trovo sempre molti giovani, tra i quali, graditissimi (e per me commoventi) spuntano quasi sempre volti di miei studenti. Funziona molto la forma della narrazione teatrale, sperimentata ancora l’altro ieri sera a Soncino, storico comune del cremonese ma per me soprattutto (figurine Panini, oh yes) patria di Giacomo Losi, terzino della Roma e della Nazionale nel ’60-’61 e dintorni. Era un gladiatore, Giacomino, e se ricordo bene arrivava a stento all’1,70 di altezza. Rifarò la narrazione teatrale domani pomeriggio alle 17.30 alla Feltrinelli di Firenze, città natale dove si è data convegno la grande Scuola di formazione politica “Antonino Caponnetto” (hotel Columbus dalle 10.30: massima apertura, ma astenersi i perdigiorno). Sono impaziente di rivedere gli amici della banda, una delle più simpatiche mai scoperte, fra l’altro nata proprio su questo blog.

E poi altra narrazione con Fabrizio Matteini, una delle migliori promesse del nostro teatro, a Genova a Palazzo Tursi (municipio) sempre alle 17.30, ma di martedì 22. Tutto qui? Eh no, perchè ho ora per voi la sorpresa delle sorprese. Gentili Signore & Signori, domenica mattina alle 11 “La Convergenza” sarà presentata dal sottoscritto con i Nomadi! Ma sì, accadrà a Novellara (Reggio Emilia) al centro polivalente, nella due giorni dedicata al ricordo di Augusto, il mitico leader del gruppo, morto diciannove anni fa (e io avrei detto molti di più, si vede che se ne sente la mancanza…). Salirò sul palco del loro concerto domani sera e per evitare la figuraccia dell’altra volta mi imparerò bene le parole del Vagabondo. E il mattino dopo, su loro richiesta (!) la presentazione. Ah, non vedo l’ora, anche perché sono degli ottimi bevitori. Lambrusco a fiumi, altro che cocaina…

Una soddisfazione tra le altre però devo raccontarvi. Alla fine di una serata sono stato avvicinato da un ufficiale dei carabinieri che aveva seguito con attenzione la presentazione; mi ha presentato la sua “compagna”, così ha detto. Una bella ragazza, una ex modella, che mi ha confidato di essersi inorgoglita ascoltando le mie parole sull’Italia in vendita, sul declino antropologico certificato dalle parole delle “stelline” di Arcore. Mi ha raccontato di avere rifiutato le profferte di Lele Mora e di avere resistito ad altri personaggi potenti di quel mondo, sentendosi dare per anni della stupida per la fortuna gettata via. E che ascoltando le mie parole aveva avvertito la forza della sua scelta, e mentre me lo diceva guardava con ammirazione innamorata il suo “compagno”. Che bello, che giovani donne affascinanti, anche quelle che attraversano "quei" mondi, non siano in vendita, che scelgano un ufficiale dei carabinieri. O no?

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