Il corso boicottato a Milano. Storia di una Direzione scolastica regionale che respirava l’aria

Scusate se ci ritorno. Ma ora ho un motivo in più per invitare tutti gli insegnanti e i formatori che lo possono a partecipare al corso di formazione regionale di venerdì. La direzione scolastica regionale di Milano, infatti, si è rifiutata di dare comunicazione del corso alle scuole. Ha accampato il pretesto formale che, dati i protocolli di intesa di Libera con il Ministero dell’Istruzione, non c’è bisogno di passare dalla direzione regionale. Richiesta di farlo “per cortesia”, ha risposto che “non è dovuto”. Vedete un po’ l’aria…La stessa aria che portò lo scorso anno la provincia di Milano a dire mille (mille!!!!) euro come contributo per la giornata nazionale di Libera per ricordare le centinaia di vittime della mafia. I mafiosi invadevano la spesa pubblica e se ne ingrassavano mentre il rubinetto della spesa pubblica si chiudeva per i familiari delle loro vittime. L’aria si sente, amici. Evidentemente, sentendola, si pensa che sia meglio non dare una mano all’antimafia. O addirittura, ma non sarà certo questo il caso, si pensa che così comportandosi si possa fare carriera con più certezza. Forse bisogna incominciare a fare capire che l’aria è cambiata. Forse bisogna informare i meno svegli che succedono cose nuove. Che perfino Letizia Moratti è stata costretta a scrivere un articolo per il Fatto per raccontare del suo impegno contro la mafia. E che il superprotetto Pietrogino Pezzano è stato sfiduciato in consiglio regionale e ha dato le dimissioni. Che non sarà più consentito che un imputato si faccia il palco fuori dal palazzo di giustizia per insultare i suoi giudici. Che dunque forse nemmeno certe carriere sono così sicure. Voi che potete, intanto, date una bella lezione di civismo a questa Direzione scolastica. Così composta, così formale, così inamidata. Così impassibilmente neutrale. E che, vorreste dei privilegi?

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