Se vince la cultura antimafiosa…E un invito al corso per insegnanti

Grande successo della cultura antimafiosa, amici cari! Ieri si è conclusa una prima, simbolica tappa della battaglia contro la colonizzazione della Lombardia. Ha dato le dimissioni Pietrogino Pezzano, per effetto di una mozione presentata dalle opposizioni in consiglio regionale lombardo per ottenere la revoca della sua nomina. Chi è Pietrogino Pezzano? Fino a ieri era il direttore generale della Asl 1 della Lombardia, la più importante d’Italia, si giura da queste parti. Nominato di fresco in quell’incarico dalla Regione di Formigoni. Nonostante i suoi rapporti e frequentazioni con affiliati alla ‘ndrangheta, coltivati a Desio e in Brianza. Certo, non indagato, non imputato. Ma con frequentazioni accertate dai carabinieri. Già risultanti dall’indagine Crimine-Infinito della scorsa estate, che aveva portato in galera per associazione mafiosa un altro direttore generale di Asl, quella di Pavia. Bene, invece di lanciare l’allarme e stringere i controlli la Regione, mesi dopo, ha nominato Pezzano (le cui relazioni erano note) direttore della Asl maggiore, che per combinazione è anche quella deputata a fare i controlli nei cantieri dell’Expo. Ieri si è saputo di altre frequentazioni pericolose (il boss Paolo Martino, arrestato da poco), per via di un ulteriore rapporto dell’Arma. Capito in che mai siamo, politicamente parlando? Bravi i sindaci che hanno iniziato la rivolta, a partire da Roberto Nava, bravi tutti quelli che, anche nel centrodestra, non ci sono stati. Nonostante le pressioni del sottosegretario Mantovani, che raccoglieva firme a sostegno di Pezzano, e che è lo stesso sottosegretario che raccoglie le pensionate della Brianza davanti al tribunale di Milano per osannare B. Ora teniamo bene gli occhi aperti, ma certo è una vittoria.

E siccome è una vittoria collettiva, frutto di un clima nuovo, e siccome sapere e capire è importante, vi invito tutti al corso di formazione per gli insegnanti lombardi organizzato per venerdì e sabato prossimi a Milano. Venerdì a Scienze Politiche dalle 9 del mattino fino a metà pomeriggio e sabato al Palazzo di Giustizia solo al mattino. Promuovono Libera e il “Coordinamento delle scuole milanesi per l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva” (ovviamente collabora anche il grandioso corso di Sociologia della criminalità organizzata di Scienze Politiche). Tema: le ipoteche sulla democrazia italiana; il ruolo della corruzione e della mafia. Ospiti di qualità, relazioni per mettere a confronto esperienze didattiche, gruppi di studio. Potete trovare il programma completo sul sito di Libera. Non perdete quest’occasione. Per quel che mi riguarda presenterò la mia teoria (già esposta agli insegnanti di Treviglio, giusto Rosaspina?) sul “moltiplicatore pedagogico”. Già, andate e moltiplicatevi…

P.S. E che dire delle pietose barzellette che B. racconta ai migliori cervelli giovanili italiani? Una volta uno così lo isolavano pure nelle caserme. Neanche allo spaccio lo facevano circolare…

 

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