Lassini for president. E il 25 aprile. E i miei auguri..

Come volevasi dimostrare. Proprio come vi aveva predetto il vostro visionario Anfitrione. Che aveva sognato giusto. L’anonimo Lassini si prenderà a Milano i suoi tre-quattromila voti, ci sono sempre un po’ di assatanati contro i giudici; e in ogni caso i voti glieli ha promessi B. (con altro ancora) perché si prendesse la responsabilità della vigliaccata, i manifesti infami senza firma. Così questo ennesimo signor nessuno andrà in consiglio comunale a battersi intrepidamente contro la corruzione. B. lo ha sostenuto fottendosene di Napolitano. E con lui la Santanché, e il fantastico duo Majolo-Stracquadanio. Che coppia, ragazzi. Lui aveva iniziato come “portaborse” della Tiziana un dì comunista. Ora fa l’onorevole e  stracquadania tutto il giorno che è un piacere. Lei odia i giudici da quando era rivoluzionaria e, si deve pensare, ancor di più da quando le perquisirono la casa in un’operazione antiterrorismo. Scriveva contro il pool antimafia di Palermo. Da garantista, ovviamente. Penso che quando il mio Gracco le disse che lei, benché assessore comunale, non era gradita davanti al cippo del generale dalla Chiesa in piazza Diaz, fece una delle cose civilmente più grandi. Bravo Fiulett, a ripensarci grande gesto di orgoglio e dignità.

Vedo intanto i sondaggi milanesi. Pisapia e Moratti praticamente alla pari. Stiamo schisci, non alziamo la voce, perché questo sta cercando di ottenere B., evidentemente contando sulla strategia dello scontro epocale. Niente, signor B., non siamo più polli. Si vota tra Moratti e Pisapia. Per il resto sproloquii pure.

Io mi preparo alla mia orazione ufficiale genovese del 25 aprile (piazza Matteotti alle 11). Se provo qualche emozione? E vorrei vedere. E’ la prima volta che parlo in un’occasione del genere in una città medaglia d’oro della Resistenza. Intanto mi arriva da destra la solita richiesta di un riconoscimento ai vinti, ossia ai celebri “ragazzi di Salò”. Ma perché? A che titolo? Che cosa di più, oltre la pietas (con l’accento sulla “i”, mi raccomando)? Mah…Credo comunque che partirò dalle lettere dei condannati a morte della Resistenza per parlare dell’oggi, se no c’è il rischio della melassa, o della commemorazione retorica.

Chiudo ricordandovi la bellezza e la ricchezza del corso di formazione per gli insegnanti lombardi organizzato la scorsa settimana da Libera sulla corruzione. Siccome ve ne avevo accennato in altro post, non vorrei che il silenzio successivo fosse stato mal interpretato. E’ stato uno degli appuntamenti più riusciti di Libera. Ottimo livello scientifico. E ricordate: le quattro regioni europee più corrotte sono tutte italiane: Campania, Calabria, Sicilia e Puglia. Con la Lombardia che, in Italia, è scesa sotto la linea mediana. Poi dice perché i clan fanno affari d’oro… Buona Pasqua a tutti! Senza ironia, ma di cuore.

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