Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Diario di battaglia da Milano: D’Alessio al telefono e Franco La Torre ospite a Melampo
Ragazzi, questa è la potenza del Blog: che posso darvi in diretta notizie che vi arriveranno (se vi arriveranno) per tivù e radio tra mezz’ora o un’ora. Eccovi la cronaca sms della leggiadra Paoletta da piazza Duomo, luogo del comizio finale della Moratti. Sentite che cosa mi scrive la sacripante sarda: “Qui piazza duomo (minuscolo l’ha messo, mannaggia,…nda). Vuota e patetica. Siamo io e Iva Zanicchi. Gigi d’Alessio in collegamento al telefono. E’ estate, ma è più primavera!”. Tecapì, testone d’un blogghista malfidente e timoroso? Vuota, la piazza era vuota. Anche se hanno assoldato ragazzi del sud per fargli fare numero a Milano. Il mio amico Giuseppe Teri ha giusto incontrato in Galleria l’altra domenica una turba di giovanottini venuti da fuori a far propaganda: non pagati, hanno assicurato. Vuol dire comunque che tra i giovani milanesi i berluscones non stanno messi molto bene. Ma poi dico: uno già fa la figura barbina di reclutare D’Alessio per chiudere la campagna elettorale a Milano (ecco che cos’è la colonizzazione…) e poi si becca pure l’umiliazione di farlo ascoltare via telefono come fosse il papa. In verità, in verità vi dico che forse o probabilmente recupereranno punti ma non abbastanza da battere Pisapia.
Domani sera, per Giuliano, scommetto invece su una piazza strapiena. Io ci arriverò un po’ tardi perché mesi fa, senza pensarci, avevo deciso di ospitare proprio domani allo Spazio Melampo Franco La Torre, il figlio di Pio, che ha scritto un bel libro, “Grazie a Dio è venerdì. Vent’anni di sguardi su Gerusalemme e dintorni”. Per la prima volta nella nostra non più breve vita ci troveremo insieme a presentare il libro di uno di noi due. Ci sarà anche Emanuele Fiano. Inizieremo alle 21 e dopo un’ora e un quarto ci precipiteremo in piazza Duomo con pubblico a rimorchio (ieri sera Paola Arrigoni ha fatto un pienone incredibile con il suo “Terre di nessuno” di cui vi ho qui parlato).
Intanto Giuliano fa punti su punti. Oggi è andato a visitare il canile comunale e ha fatto bene, così finisce questa storia pazzesca del nemico degli animali (andare al post precedente). Il nostro B. invece è andato a visitare Obama per dirgli (con interprete, era troppo difficile da solo…), che la riforma della giustizia è la cosa più importante da fare e che in Italia c’è la dittatura dei giudici di sinistra. Ma l’avete vista la faccia basita di Obama davanti alle sue rivelazioni? Chissà che ha pensato dello stato di salute mentale degli italiani…
Per tornare a Milano, infine, tre comunicazioni. La prima è mia: meglio che il Pd non inizi a chiedere assessorati, e soprattutto a fissar numeri come se si trattasse di caselle da riempire comunque, indipendentemente dalle persone. Fare le cose bene, stavolta, amici, mica come nel 2006 dopo la vittoria per 24.000 voti. La seconda cosa me la dice Nuccia: ci sono in giro manifesti del Comune con data 6 giugno 2011 (!!!!!!!!!!) che promettono ai cittadini assistenza legale e altri benefici. La terza cosa ce la scrive in diretta Paoletta da piazza Duomo: “Concerto saltato. Poi è saltato pure il collegamento telefonico. Fischi. Una band ha suonato quei gay dei Queen. Dalla sagra di paese passo e chiudo”. Buona notte e poi buon giorno!
P.S. Ma mi avete visto su Blob a difendere Pisapia? Grazie Cinzia!
Nando
Next ArticleIl dito medio e il filo spinato. I simboli su cui si vota