In diretta da Lampedusa. Piccoli prigionieri crescono

Da Alessandra Ballerini, avvocato, in missione a Lampedusa per Terre des Hommes:

Ci sono 304 piccoli prigionieri sull’isola di Lampedusa. Sono minori non accompagnati. Sono giovanissimi migranti in fuga dalla Libia. Vengono dal Ghana, dalla Costa d’Avorio dalla Nigeria, dal Mali, dal Bangladesh.  Alcuni di loro sono rinchiusi nel centro dell’ex base militare Loran da oltre un mese.
Sopravvissuti alla guerra, a due giorni di navigazione, ad uno sbarco di fortuna. Per poi essere reclusi senza un reato e senza una colpa.  Hanno storie diverse ma il medesimo smarrimento. Ci chiedono cosa sarà di loro e per quanto tempo dovranno stare rinchiusi tra filo spinato e poliziotti. Rispondiamo che non abbiamo il potere di farli uscire ma che tenteremo di portare la loro voce fuori da li. Molti di loro sono orfani e vorrebbero una famiglia.
Vorrebbero studiare ed imparare l’italiano in fretta. Un giovane del Ghana mi dice che
da grande vuole fare l’avvocato per difendere i diritti di  tutti. Intanto ha molta difficolta’ a far valere i suoi. Ha 15 anni ma gia’ lo sa che non dovrebbe essere detenuto ma accolto e  che nei paesi democratici i minori non dovrebbero essere trattati da prigionieri, ammassati in trecento  in un centro che puo’ contenerne poco più della meta’, senza poter uscire e senza  sapere come trascorrere il tempo ne’ quanto tempo durera’ questa pena. Lui lo sa. E noi?

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