Ad Affori, ad Affori. L’ora della verità

Torno ora dall’Apollo, dove ho visto MM Mafia Milano, un film documento realizzato da Gianni Barbacetto e Bruno Oliviero. Bello, bello e coraggioso. Finanziato (bravi!) dalla Camera del Lavoro. Ha messo un po’ i brividi anche a me, che quelle storie le conoscevo praticamente tutte. Vedere certe fasi dei processi, risentire gli imprenditori che tremano all’idea di denunciare in aula i condizionamenti operati a Buccinasco dal clan Barbaro; vedere nei filmati dei carabinieri questi capiclan confabulare e ordire estorsioni a settecento o cinquecento metri dal Duomo, in una città che pensa ad altro; risentire la storia terribile dell’eroico sindacalista dell’Ortomercato picchiato e minacciato un anno sì e l’altro pure; tutto questo fa riflettere. Così come vedere allineati a colpi di carte giudiziarie i nomi impronunciabili (La Russa, Formigoni, Abelli…) di chi con le sue richieste o con i suoi silenzi ha fatto sentire la ‘ndrangheta legittimata, fa montare una certa rabbia. Non potremo dimenticare chi ha abbandonato così la città per vent’anni. Non dovremo dimenticarlo adesso che si aprirà una fase del tutto nuova (speriamo). Certo che finora i clan non si sono messi contro le istituzioni. Mica per una sottile strategia, però. Semplicemente le istituzioni non li combattevano. E ora che cosa faranno? Non lo sappiamo, questa è la verità. Anzi, ora sappiamo che incendiano platealmente, quasi con la firma, le strutture comunali. Per questo – ripeto, ripeto – domani (oggi) ritroviamoci tutti a villa Litta ad Affori (c’è la fermata Metro) alle sei del pomeriggio. Perché se la risposta sarà debole andranno avanti. Come dice il film? Quando il gioco si fa duro… A proposito: vedremo i leghisti…


P.S. Qui continuano a cambiare corpi e caratteri. Si vede che ho comprato un nuovo computer? C’è qualche esperto che mi dà buoni consigli? Il mago, soprattutto…

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