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Classe prima Q. Serata controcorrente. E i soldi della crisi
Oh, qui la biondina continua a mostrarmi i video di
Lavitola. E per quanto cerchi di non farmi ossessionare da questo figuro,
qualcuno me lo guardo. Ogni volta mi domando “ma chi c…. è?!?”; furente, incredulo
che possa telefonare a chiunque e che chiunque lo conosca. Che Paniz, il
celebre avvocato Paniz, parlamentare berlusconiano, gli telefoni per dirgli,
senza mai averlo visto in faccia prima, “mi sembrava corretto avvertirti”, manco
fosse il ministro della giustizia cui rendere conto. In realtà mi sono fatto l’idea
che siamo in presenza di una strepitosa forma di mobilità sociale ascendente da
millantato credito. Lui dice “oggi il capo sta fuori di brocca, non parla con
nessuno…poi io ci ho parlato per mezz’ora” e subito i gonzi immaginano che
questo sia superpotente, una specie di Richelieu del capo. Poi dice “telefono
anche per conto del capo” e loro si mettono sull’attenti. Sapete che mi è
venuto in mente? Quasi quasi faccio l’imitazione di B. per telefono e dico a
qualche ministro di mandarmi un milione di euro per borse di studio e progetti
di ricerca sulla mafia, “così ci rifacciamo l’immagine dopo il caso Romano”, “poi
lui ha detto che ci difende sul Fatto”. Fantastico, è il virtuale che conquista
il mondo. E a proposito di soldi, è strabiliante che quel foglio clandestino
dell’ “Avanti” si prendesse 139 milioni di euro l’anno! Ma ci si rende conto
delle cose che si fanno con 139 milioni? E stiamo parlando di un solo giornale.
Immaginiamoli tutti insieme, poi immaginiamo l’Abruzzo, poi il G8, poi la Tav, …e
vedremo dove si potrebbero trovare i soldi per i servizi che vengono tagliati “perché
c’è la crisi”. Per esempio: sapete a quanti insegnanti di sostegno equivalgono i 139 milioni dell’Avanti? Minimo
minimo 2500. Capito? Due-mi-la-cin-que-cen-to…
Belle notizie invece sul fronte privato. Venerdì sera mi è
capitata una delle cose più belle che possano capitare nella vita. Una cena con
i miei allievi. Non quelli universitari, ma quelli della 1° Q di ragioneria del
“De Nicola” allora a Cinisello Balsamo, dove feci il supplente annuale di
matematica e fisica nel 1976-1977. Il mio primo anno di insegnamento vero,
mentre facevo l’addetto alle esercitazioni a Scienze Politiche e in Bocconi. C’era
di tutto intorno e addosso a quegli studenti, specie a Cinisello: terrorismo di
sinistra, estremismo di destra, criminalità. Un giorno dovetti difendere un mio
allievo da due estranei che erano arrivati indisturbati in aula per pestarlo. Due
o tre allievi di allora si sono incontrati quest’estate, hanno deciso di
rivedersi e hanno pensato a me come loro professore, anche se in fondo con loro
avevo fatto un solo anno (poi andai al Cattaneo a Milano). Ho voluto loro molto
bene, alla festazza avevo anche proiettato le foto di una gita con loro, me che
suono la chitarra, loro che mi buttano vestito nel lago. E’ stata una serata
incantevole, la fatica di riconoscersi, poi li mettevo a fuoco uno per uno e
rivedevo i momenti indimenticabili di quell’esperienza. Mi hanno fatto il
complimento più bello: si ricordavano di me perché gli parlavo “della vita”. E
pensare che non me ne ricordavo io…Li guardavo, con le loro storie, belle o
difficili, oramai vicino ai cinquanta. Ed erano sempre i miei ragazzi. Che
abbiano fortuna… E che abbia fortuna “Cavalli”, il film di Michele Rho, giovane
regista promettente assai e che nel cuor mi sta, e che ho sacrificato venerdì
(c’era la sua prima) a questo appuntamento preso da agosto. Auguri anche a Simo,
sorella giovincella. Buon compleanno!
Nando
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