25 aprile, se facciamo i bravi…(ma anche: chi di donna ferisce…)

  Liberi, se ne è andato!! Festazza e festazze private, calici e bicchierini. D’accordo, attenti ai colpi di coda, il Caimano vorrebbe portarci a picco con lui. D’accordo, avrà chiesto garanzie, ma intanto se ne è andato. E al suo posto ci sarà Mario Monti, come su questo blog vi avevo annunciato in anteprima mondiale più di un mese fa, donne e uomini di poca fede (quando papà ovvero l’anfitrione parla, non lo fa a vanvera…). E ora,piuttosto, non facciamo il gioco in cui eccelliamo: quello di tirarci le martellate sui piedi. Già me l’immagino, già l’ho sentito: però Monti rappresenta le banche e la finanza, qui ci vuole la politica; però vediamo la manovra che farà…Alcuni non cambiano mai; e devo dire che in questo momento mi solleva il pensiero che non abbiano troppi rappresentanti in parlamento. Ma abbiamo in mente chi se ne è andato? Lo capiamo che cosa vuol dire oggi non essere rappresentati da uno che fa ridere tutto il mondo e viene tenuto lontano come un appestato nei consessi internazionali? Ci rendiamo conto che è la premessa per tutto il resto? Monti fra l’altro ha già fatto politica, e ad altissimo livello, dalla Commissione europea, la stessa in cui acquistò titoli politici la Bonino. E ha la stima non solo delle banche, ma esattamente della politica europea, che invece non ha stima per la politica italiana. Di più: sono strafelice se prende in mano la situazione uno che non dovrà temere per le manciate di voti che perderà facendo questa o quella cosa assolutamente necessaria. Perché ormai mi è chiaro: il consenso, linfa della democrazia, a volte diventa il becchino delle buone democrazie. Meglio Monti, dunque, di uno che deve guardare ogni giorno le oscillazioni dello 0.3 o 0.4 dei voti dati al proprio partito. E speriamo nella patrimoniale, in un contributo di solidarietà da chiedere a tutti non in base al reddito dichiarato ma in base ai beni (dalle case agli yacht) di cui si ha la disponibilità.

Quanto a B., è vero che bisogna saper vincere. Ma con quello che ha fatto in diciassette anni al decoro civile, ai nostri diritti costituzionali, al bilancio del Paese, all’immagine dell’Italia, uno scoppio popolare di gioia ruzantina ci sta benone. Anzi, è sacrosanto. I suoi cortigiani , finalmente, sono in fuga e abbasseranno la cresta. Giusto quel che dicono i blogghisti: impediamo loro di riciclarsi, ognuno si prenda la responsabilità di quel che è stato (compresi Bertinotti, D’Alema, Mastella, Pecoraro Scanio ecc). E infine, visti i tanti giudizi ingenerosi che ha subito: bravo Napolitano! Giorgio sei tutti noi! E brava pure la Merkel! Altro che i mercati, così impara a chiamarla “culona inchiavabile”. Anche questo ha contato. La vendetta femminile è stata implacabile.

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