Un dittatore buono, le buonuscite, il buon libro sul finto Statista (stasera)

 

Evabbe’, ogni tanto capita anche a me di avere dei pensieri
che non condivido. Per esempio che l’Italia abbia bisogno di una dittatura
illuminata. Diciamo tre anni, per fare cose che poi nessuno possa revocare. Qui
delle cose buone che Monti voleva fare non passerà nulla. Nemmeno le provincie
o i costi del Palazzo. Chiarisco. Io non mi intrupperò tra coloro che già oggi
sparano sul nuovo governo. Non è una riverniciatura della destra. Sono d’accordo
con Magris: noi non sappiamo neanche cogliere le diversità, in termini di
civiltà profonda,  tra questo governo e l’altro;
il significato di un B. costretto ad andarsene. Noi siamo quelli che hanno
fatto cadere due volte Prodi perché “allora meglio avere un vero governo di
destra”, per le 35 ore in fabbrica o per i miracoli che Prodi non poteva fare.
Adesso siamo già pronti per fare il nostro mestiere, quello di rimandare B. al
governo dell’Italia. Ben più di quanto non lo sia stando dietro le quinte. Meglio
andare alle elezioni e poi ridare il governo a Monti con una maggioranza
politica? In teoria sì. Ma ormai è sempre più chiaro: quale maggioranza
abolisce o fa dimagrire le provincie, abbatte i costi del Palazzo, rifà la
legge elettorale rimettendo collegi uninominali o preferenze? Quale maggioranza
politica (quella davvero possibile,
intendo) pensa ai giovani che non ci pensa nessuna maggioranza da decenni, o fa
la lotta all’evasione fiscale come si deve? Volevo Monti, perché non dovendo
ricandidarsi, poteva decidere scontentando. Non è così. Prendo atto e sogno un
dittatore illuminato che faccia tutte le cose che il buon senso democratico suggerisce.

Il buon senso democratico per esempio suggerisce una legge per cui si possa
mandare via in qualsiasi momento un manager dell’impresa pubblica o a
partecipazione pubblica per risultati aziendali negativi, per gravi danni d’immagine
o per essere indagato per fatti concreti dalla magistratura. Ieri da Reporter
vengo a sapere che Cimoli, l’ex di Alitalia, s’è preso -per andarsene- ancora
più di Guarguaglini. Gente, ma sono loro che devono pagare!! Se c’è un pensionato
di buona volontà che sappia di legge si metta alla testa di un grande movimento,
di una class-action contro Guarguaglini e Signora & C.: e chiediamogli noi
i soldi. Altro che pretendere cifre pazzesche per andarsene da aziende che
hanno demolito. Hanno usato per fare favori politici e per ogni genere di
dissipazione privata i soldi dei cittadini. Ma vogliamo rimettere le cose con i
piedi per terra?
Con i piedi e tutto il corpo sotto terra stava Zagaria. La rivelazione (credetemi)
è che l’hanno preso perché il terribile boss camorrista ha paura del buio. Vi
rinvio sui ciò a
www.stampoantimafioso.it,
l’ottimo sito dei miei studenti-laureati, che pubblicheranno in giornata.
Mentre per partecipare alla presentazione de “Lo Statista” vi rimando a
stasera, ore 21. Ricordate: Ostello Bello, via Medici, me medesimo con Roberta
De Monticelli, Armando Spataro, Danilo De Biasio, Ilaria Meli, laureata ottima.
Vi aspettiamo a caterva. Buona settimana!

P.S. anniversario di Piazza Fontana….

 

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