Sir George e i mille euro al mese. Lotta dura per la modica quantità

 

E rieccoci un anno dopo. Sono quasi emozionato per l’esordio. Dall’ultima volta sono successe un
po’ di cose. Ha parlato Sir George, ben allertato da qualcuno sul fatto che
ogni tanto doveva muoversi e gesticolare. A volte funzionava, altre volte era
un po’ innaturale. Comunque ha detto cose sensate. E’ stato un signore con B.
(che continua a minacciarci di tornare). Bravo su debito pubblico, evasione
fiscale e corruzione. Del tipo “i soldi ci sarebbero”, che è quel che affermo
da tempo, specie avendo visto gli sprechi dall’interno e il loro fiorire mentre
si tagliano le cose più utili. Che è quello che trovate anche nel bel libro appena
uscito di don Ciotti (“La speranza non è in vendita”, Giunti). Sul quale mi ha
colpito una cifra: ogni cittadino italiano versa mille euro l’anno ai corrotti.
E’ pazzesco, si può dire? Già, uno legge della Corte dei Conti che stima in 60
miliardi il costo annuo della corruzione. Poi però non fa 60 miliardi diviso 60
milioni. Se lo fa, guarda in faccia suo figlio e pensa “questo disgraziato
senza saperlo paga mille euro all’anno ai corrotti”, ossia il corrispettivo di
uno stipendio mensile di un giovane che abbia la fortuna di trovare un lavoro.
Se gli italiani avessero una normale dose di sale in zucca si ribellerebbero.
Invece se il corrotto o il corruttore portano la loro bandiera politica lo rivotano
felici e polemizzano pure con i giudici.
Già, una normale dose di sale in zucca…O una modica quantità di amor proprio.
Invece a capodanno si ciucciano quello spettacolo indecoroso e incivile offerto
a mezzanotte da Rai1, mandato in onda tra assessori gongolanti da non so quale
luogo della Val d’Aosta. Un inno alla demenza, con trenino finale e sederi
scoperti giulivamente ondeggianti. E’ l’unica cosa che sanno fare,
poverini/poverine. Ohi, B. e la devastazione delle menti; ma anche la
devastazione delle menti e B… Ho cambiato tutti i canali, pensando “sarà l’occasione
a far diventare tutti scemi”. Invece su nessun canale c’era lo stesso scempio
in onda sulla tivù “delle famiglie”. E anche dove c’erano le ballerine erano sicuramente
meglio delle ospiti sculettanti di Rai1. La modica quantità, dicevo. E vi pare
che bisogna continuare a morire e ferirsi di botti di capodanno, anche in casa
propria? A Milano c’era roba che
sembravano bombe. Io comunque se mai si prendesse il fesso mascalzone che ha
sparato per strada a Napoli non gli darei l’ergastolo. Gli darei un quaderno su
cui scrivere ogni giorno cento volte per dieci anni “Sono un fesso, il più
fesso di tutti”. E, per controllo, dovrebbe consegnare ogni sera questo quaderno a un bambino sempre diverso,
debitamente istruito a guardarlo negli occhi e dirgli “sei veramente un fesso”.
E alla sua morte naturale farei mettere una targa sulla sua casa con su scritto
“qui è vissuto un fesso”, a imperitura memoria sua e della sua famiglia.
Io nel frattempo sono impegnato nel mio libro a quattro mani. Bello scrivere
con la musica intorno e senza frenesie. Per ora me la godo (forse oggi vado
perfino al cinema!). Ma ho guardato l’agenda del 2012, rigorosamente di Libera,
dopo averci trascritto gli impegni presi. Scherzando scherzando, fino a maggio  non ho praticamente più spazi. Solo quelli per
lubrificare la macchina, ossia il sottoscritto. Buon inizio. E ricordate la
modica quantità…

 

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