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Cosentino for president. Rivolte d’Egitto. E le 3 “c”
Cosentino libero. Il parlamento non si smentisce mai. Può
capitare a quelli delle seconde file di finire in carcere qualche volta per
consentire ai partiti di recuperare un po’ d’immagine. Ma a chi sta nel rosso
dell’uovo del potere non capita mai. Che schifo, altro che i prezzi del menu del
senato. Vedremo se domani il Giornale o Libero, coraggiosi fustigatori delle
spigole a quattro euro, tuoneranno contro la casta che pretende di sfuggire alla
legge. Contro il parlamento che, dopo che sono stati arrestati tutti i capi dei casalesi, mette in salvo il loro referente politico. Questo paese, che pure cova sotto le ceneri un nuovo rinascimento, sta
impazzendo. Ha un tappo, un tappo enorme su di sé. Non solo politico. Ma la
politica conta. Chi diceva che la Lega era tornata alle origini? Eccole qui le
sue origini. Forca e diffamazione anche per persone oneste se c’è da prendere
il potere. Guardiani senza scrupoli dei corrotti se c’è da restare al potere, o
ci sono patti di potere (e di soldi) da mantenere. La Lega…Libertà di coscienza…Gonzi
quelli che ci hanno creduto. Mentre davvero non avrei creduto che la Corte
Costituzionale potesse umiliare in questo modo un referendum limpidissimo, che
non creava nessun vuoto perché aveva già dietro lo sbocco operativo, il ritorno
al Mattarellum e al sistema uninominale. Ma come, con tutto il fango che sale
verso le istituzioni politiche, volete pure mettergli il ventilatore alle
spalle? Suicidio. E invece no.
Trovo incredibile quel che sta accadendo. Sembra che il sistema ci prenda tutti
a schiaffi in faccia, ci sfidi, ci insulti beffardo, ci sputi in faccia
perfino, chiedendoci ma quando vi svegliate, ma quando farete quel che hanno
fatto in Egitto e Tunisia, sudditi senza midollo che non siete altro,
antipartito a parole e proni ai partiti, ribelli alle primarie e pecoroni dopo,
capaci di indignarvi per le pagliuzze e docili davanti alle travi. Abbiamo di
nuovo un giornalista antimafia sotto scorta, a Modena, mica a Locri o a Trapani. Perché
anche a Modena hanno dormito; dormono pure le sinistre, evidentemente. Si
chiama Giovanni Tizian, il padre ammazzato dalle ‘ndrine giusto a Locri quando
era bambino. Storie impossibili che si materializzano con la massima
naturalezza sotto i nostri occhi. Però tutti a dire che la mafia al nord non ha
interesse a colpire. Baggianate. Non ha interesse finché nessuno la combatte. E
ancora oggi, al nord, c’è un esercito di imprenditori, consiglieri comunali,
funzionari pubblici, che ti spiega la rava e la fava della mafia, e capisci
bene dalla prima sillaba che non ne capisce nulla. Ieri sera al dibattito con
la Reski ho lanciato l’ idea che la forza della mafia sono le “tre c”. E in
effetti…Segnate, dunque: i complici, i codardi e i cretini. Ecco, soprattutto questi
ultimi abbondano. E, a sentire certe dichiarazioni, anche a Milano, direi che
sono in gran forma. Denunciare i complici, svergognare i codardi, sbellicarsi
di risate davanti ai cretini. Che stress…Dateci una luna piena e una risacca.
Nando
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