Soddisfazioni. Ovvero pillole di ottimismo domenicale

 

Sono soddisfazioni, commenta sempre ironicamente Marco
Travaglio quando registra le scempiaggini di qualche pubblico personaggio. A me
piace mettere in fila però le mie piccole soddisfazioni vere. Le più recenti. Così, giusto per rifarmi la bocca dopo la
vicenda Cosentino. Allora, procediamo nell’ordine secondo una personalissima
graduatoria e ancor più personali criteri di inclusione. Soddisfazione numero 1:
il 26 prossimo pomeriggio a Genova verrà inaugurata la bottega della legalità
in vico Mele, in un bene confiscato. Ci siamo messi in tanti per arrivare ad
aprirla. L’ho voluta con forza, con qualche sana arrabbiatura, anche quando mi
dicevano che nessuno avrebbe aperto una bottega in un’area malfamata , benché
poetica, come quella di via della Maddalena. Grazie a don Gallo e a una sua
cooperativa, la bottega invece aprirà, in partnership con Libera, commercio
equo e solidale e Banca Etica. Darà origine al primo distretto della legalità
in Italia (ebbrava la Vincenzi che ci ha creduto..). Soddisfazione numero 2:
sempre a Genova folla strabocchevole da Feltrinelli alla presentazione dello “Statista”,
molti non sono riusciti a entrare, e con loro mi scuso, ma l’effetto di insieme,
onestamente, non mi è dispiaciuto. Soddisfazione numero 3: esami di Sociologia
dell’Organizzazione ieri mattina. Un gruppo di studentesse era preparato
benissimo, roba da mandarti in sollucchero se solo credi al senso del far lezione.
Mai successo in vita mia: quattro 30 di fila, tra cui un 30 e lode.
Soddisfazione numero 4, sempre a proposito di università. Faremo la seconda
edizione de “La meglio gioventù”, dedicata alla presentazione pubblica delle
migliori tesi di Sociologia della Criminalità Organizzata dell’anno passato.
Notiziona: il preside Checchi ha messo a disposizione la Facoltà di sera! E a
ringraziare gli studenti verrà don Ciotti, e poi ci saranno altre personalità.
E magari daremo in premio ai laureati un po’ di libri. Ora mi ingegno…Comunque,
bello assai.
Soddisfazione numero 5: sono riuscito a fare due articoli in due giorni per il
Fatto nonostante fossi zeppo di impegni. Mi viene in mente la ricerca di Roy,
sociologo industriale, sui “giochi di produzione” operai. Lavorando in fabbrica,
Roy si accorse che a volte gli operai non forzavano la produzione anche se
veniva promesso loro il cottimo; e viceversa che spesso, quando forzavano, non
era tanto per il cottimo quanto per mettersi alla prova con se stessi: per
vedere, per loro propria soddisfazione, quanti pezzi erano capaci di produrre
nell’unità di tempo… Soddisfazione numero 6: avendolo visto in una mia foto (al
microfono di una radio libera) degli anni ottanta, mi sono ricordato di un golf
regalatomi dalla biondina. Sono andato a cercarmelo, l’ho trovato e me lo sono
messo addosso. Ah, quanto mi sento giovane… Per il resto, attendo il derby.
Buona domenica! (e grazie a chi ha pensato alla luna e alla risacca…)

 

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