La memoria. I movimenti che pullulano. E “Lo Statista” che sbarca domani a Roma (vi attendo!)

 

Giornata della memoria. Giornata che aiuta a capire e a
misurare noi stessi; e costringe a inorridire lo sguardo su quell’immenso “mattatoio”
che è la storia umana (è una delle cose di Hegel che mi sono più rimaste
piantate nel cervello). Melampo celebra la data con un bel libro. La testimonianza
di Ines Figini, donna comasca (viva e attualmente in vacanza nel Maghreb!)
passata per tre campi di concentramento. Che ricorda e perdona. Non so come
faccia, ma perdona. Il suo racconto è stato raccolto da Giovanna Caldara e
Mauro Colombo. Titolo, sopra una stupenda foto di bambina, Tanto tu torni sempre.
Io torno per fortuna da giornate belle ed entusiasmanti. A Bologna è nato il
primo presidio di studenti medi di Libera. E’ stato dedicato a Mauro Rostagno. Regista,
Daniele Borghi, che ha costruito con pazienza e bravura questo successo, che
mette insieme diverse scuole superiori, nove mi pare. Tutto ospitato nella
storica aula di Giurisprudenza dove da sette anni Stefania Pellegrini tiene i
suoi affollatissimi  seminari con i
testimoni dell’antimafia. Alla sera incontro al mitico “Fuori Orario” di
Gattatico, vicino a Reggio Emilia. La
Convergenza
preso come punto di partenza per riflettere sulle mafie al
nord, visto quel che sta accadendo anche nell’Emilia rossa (lo volete capire
che non si tratta solo di formule politiche, ma di testa?). Il “Fuori Orario” è
proprio un’altra dimensione dell’esistere. Con le carrozze ferroviarie sistemate
alle spalle di chi mangia, nello stesso locale, e fuori, al di là della grande
vetrata, altre carrozze che sfrecciano sui binari. Con me in trasferta anche
Dario ed Ester, di
www.stampoantimafioso.it.
La gente voleva sentire anche loro, i miei studenti che si stanno facendo largo
nella storia del giornalismo civile (modestia, mi raccomando…). Ieri a Genova
si è aperta invece la rassegna editoriale “Testimoni liberi” che ho organizzato
con Margherita Rubino per accompagnare il percorso di Libera verso il 17 marzo.
Folla oceanica per il libro di don Ciotti (La
speranza non è in vendita
), e sono soddisfazioni perché quando arrivai a Genova per collaborare con la Vincenzi trovai la città che conoscevo da
sempre, ossia una delle più renitenti in Italia a parlare e far parlare di
mafia. E dunque anche soddisfazione per l’apertura della bottega della legalità
nel bene confiscato di Vico Mele ("In scia stradda" si chiama). Stupende quelle tre vetrine, i prodotti dei
beni confiscati, di chilometro zero, del commercio equo e solidale e delle
cooperative carcerarie. Vi assicuro: è stata una grande festa di popolo, dietro
i due don (Gallo e Ciotti). Se penso a quello che ho faticato per ottenerla,
sin da quando mi trovai una delibera malandrina che diceva esattamente il
contrario di quel che avevo previsto…Ma ora nasce il distretto della legalità,
per merito di pochi funzionari del Comune e di un pugno di commercianti di
buona volontà. Ah, le persone…
A proposito di persone, do sentito appuntamento a tutti gli amici romani per
domani sabato a Roma. Alla libreria Fandango di via dei Prefetti (ore 17.30)
verrà presentato il mio pregiato Lo
Statista. Francesco Cossiga: promemoria su un presidente eversivo
. Con me
Enrico Fontana e Marco Damilano. Con brani letti da Beatrice Luzzi, la
protagonista teatrale di Poliziotta per
amore
. Vi attendo! Ne varrà la pena…

 

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