Poltrone, appalti e ancora panzane. E il bello degli studenti

 

Regione Lombardia: telchì el telun, direbbero Aldo Giovanni
e Giacomo. Roba da capogiro. Corruzione ovunque, sanità ridotta a un colabrodo,
ormai umiliata la fama di Pavia e di altre “eccellenze”. Soldi, inviti, viaggi,
carriere, consulenze, nomine in libertà. E il Formigoni che continua a recitare il ruolo del giglio di campo,
edizione ciellina delle famose “cene eleganti”. Io penso (ma lo so che penso
male) che i leghisti dovrebbero fare un class
action
contro la famiglia Bossi, che altrettanto dovrebbero fare i ciellini
contro Formigoni. E lo stesso dovrebbero fare i piddini con Lusi. E di questo
in realtà si è iniziato a discutere con un po’ di amici. Qui in Padania gli
assessori si dimettono e il giorno dopo sono già presidenti di qualcosa (vedi
oggi il chiacchieratissimo Maullu). Chissà perché li mettono su quelle
poltrone. Proprio su quelle. Credo che lo capiremo a breve.
Chissà perché Trenitalia, invece, ha cambiato il sistema di ricerca degli orari
dei treni sul suo sito, peggiorandolo maledettamente. Chi da Trieste voglia
prenotare un Milano-Roma si vede rifiutare l’informazione perché le stazioni
sono sbagliate. Deve dire precisamente da quale stazione di Milano verso quale
stazione di Roma (se lo capisce dopo cento imprecazioni). Ma le alternative non
vengono indicate come su tutti gli orari civili. Le devi sapere tu. Ecco,
quando un servizio peggiora, io che sono un po’ sbirro mi domando sempre a chi e perché è stato affidato l’appalto o la revisione del sistema. Capiremo anche
questo. Prima o poi.
Mentre, per tornare alle panzane richiamate nell’ultimo post, avviso i
naviganti che su Wikipedia compare tra i ricchi destinatari del finanziamento
pubblico il movimento di Italia Democratica, nome che designa solo e
inequivocabilmente il movimento da me fondato nel 1994 e che poi confluì nell’Ulivo
e chiuse nel 2000. Be’, è una bufala. Italia Democratica ha chiuso, e senza
tesoretti nascosti. Scava scava, il soggetto a cui ci si riferisce è “Italia
dei valori”. Mica male come informazione, no? Se trovo ancora qualcuno che mi cita
Wikipedia (in alcune voci fatto benissimo, a onor del vero)… Non parliamo se lo
trovo citato in una tesi.
A proposito di tesi. Il corso di
Sociologia della Criminalità Organizzata è iniziato e sono contento. Le lezioni
(sempre più affollate) sono il vero luogo in cui porto e distillo tutto ciò che
imparo giorno per giorno, viaggiando, leggendo, svolgendo i miei compiti
istituzionali, facendo movimenti civili, studiando. Giuro che è bellissimo
consegnare le proprie novità (di conoscenza o di pensiero) a ragazzi che
ascoltano con l’aria di chi è impegnato in una missione, verso se stessi prima
di tutto. Ehi, ma l’avete letto il libro di Bolzoni, “Uomini soli”? E che
aspettate, poltroni? Ma lo sapete come scrive quel diavolo d’un giornalista? E
di quei quattro eroi che racconta, che mi dite?

 

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