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Brindisi. Le patacche e la verità in arrivo
In questo momento vedo Vespa con addosso una ridicola giacca
impermeabile da nazionale di calcio. Da Palermo, come un audace inviato di
guerra, parla di Falcone intrattenendosi con Baglioni, Bova ecc. Che roba, ragazzi.
Più serio dedicarsi al blog. Per ragioni di urgenza do la precedenza a Brindisi.
Dove tutto sta andando nella direzione che il vostro anfitrione ha indicato
dall’inizio. Le indagini sono state tolte alla procura di Brindisi e sono state
assegnate alla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce. E questo qualcosa
vorrà pur dire, o no? Le dirigerà Cataldo Motta, grande magistrato a cui il
Paese deve molto. Se la potenza della Sacra Corona Unita è stata arginata nel
momento del massimo slancio lo dobbiamo anche a lui. In ogni caso i giorni in
cui la procura di Brindisi ha annunciato i colpevoli mostrando filmati di
assassini in azione resteranno indimenticabili. Ma pensiamoci: un tale con una
mano “offesa” che da solo porta tre bombole che uno di noi riesce a stento a
portarne una per volta. Roba da barzelletta solo a sentirlo raccontare. Eppure
l’han detto. Eppure i giornali ci han creduto. Eppure molti amici mi hanno
invitato ad andarci cauto perché “sta venendo fuori che è stata una cosa
isolata”. “I magistrati dicono…”. Già, ma i magistrati non sono tutti uguali.
Ora viene invece fuori che e’ stato usato uno strumento costosissimo che
neutralizza le onde magnetiche: per impedire che l’ordigno venisse attivato
prima del tempo da un telefonino, un allarme, ecc. E infatti nel raggio di duecento
metri nulla funzionava, a partire dai telefonini. Questo strumento non si trova
neanche in commercio, pare che sia a disposizione solo dei comandi militari. Un
folle…o un “asociale”, come ha detto il sindaco. Il quale, non pago della
figura rimediata all’Infedele, ha pure rilasciato un’intervista contro, pensate
chi?, ma “i professionisti dell’antimafia”, poffarbacco! I quali rovinano l’immagine
di Brindisi. Come se allo scopo non bastassero i figli di boss della Sacra
Corona Unita messi a fare gli assessori, anche in quota Pd… In questo quadro
desolante e preoccupante c’è però una bellissima notizia: le scuole di Brindisi
hanno deciso che fino alla fine dell’anno si chiameranno tutte “Morvillo
Falcone”, aggiungendo questo nome a quello originario.
L’altra bella notizia viene da Scienze Politiche di Milano, dove ieri l’evento
annunciato (la lezione aperta alla città sui quattro anniversari) è stato
bellissimo. Dovevate vederli, gli studenti. Un’unica espressione su trecentocinquanta
volti di giovani, senza alcuna distinzione. Tutti gli occhi concentrati da
angolature differenti verso lo schermo su cui scorreva “Uomini soli” di
Bolzoni. In quel momento ci sarebbe voluta lei, Letizia Battaglia, per
riprenderli in una foto indimenticabile. Stupendi, i giovani. Volevano sapere e
capire, oltre Vespa vestito con la sua giacca ridicola. Quanto alla mostra,
viene richiesta da tutti. Coraggio, ché ce la si fa. Basta solo non essere cretini
(ma quanto aveva ragione Falcone…: “quel posto lo avrà un cretino, questa è la
mafia signor giudice”).
Nando
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