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Ringraziamenti a iosa: l’assessore Castellano, la consigliera De Luca, il goverantore Formigoni (e c
Signore & Signori, questo è il blog dei ringraziamenti.
Anzitutto grazie ai miei adorabili studenti, che si sono seguiti tutto il corso
di Sociologia della criminalità organizzata fino a domani 27, festosa giornata
di chiusura: ultimo corso della facoltà a chiudere, essendosi dovuto ciucciare
i giorni dopo Pasqua, il 25 aprile e il ponte del 1° maggio. Mi sono studiato
le loro facce e le conservo nella mia galleria delle cose buone dal mondo.
Grazie poi a Lucia Castellano, ottima assessore alla casa del comune di Milano.
E’ soprattutto grazie a lei, donna seria e di parola, se è stato finalmente chiuso
il fortino della malavita in via Montello, il luogo da cui il clan dei Cosco
decise l’assassinio e lo scioglimento nell’acido di Lea Garofalo, testimone di
giustizia. Avrà fatto solo il suo dovere, come ha infelicemente commentato
qualche esponente dell’associazionismo antimafia (che dolore, per me, sapere di
queste idiozie…). Fatto sta che quel dovere a Milano non lo faceva nessun assessore
da decenni. E che la mia storia pluridecennale nel movimento antimafia (quello
che non ha avuto i tappeti rossi davanti, per intendersi) mi dice che chiunque
fa il suo dovere contro la mafia va ringraziato e incoraggiato. Pubblicamente,
se possibile.
Grazie poi a Mariolina De Luca, consigliera di zona 3, indomita combattente
delle cause ambientali. Si deve soprattutto a lei se l’assessore Castellano
(vedete come i nomi tornano…) ha revocato l’autorizzazione al parcheggio
sotterraneo il cui progetto ha devastato per anni piazza Bernini, provocando l’abbattimento
di alberi bellissimi nella Milano dominata dai costruttori come una qualsiasi
cittadina di provincia. Dopodomani giovedì alle 19 tutti in piazza Bernini,
dunque, a brindare a questa vittoria civile, sperando nella successiva vittoria
dell’Italia di Prandelli (a proposito: i giornali tedeschi mi chiedono
interviste su quell’Italia-Germania del 1970 su cui ho scritto un po’ di anni
fa “La partita del secolo”; della serie nemo propheta in patria).
Grazie poi a Roberto Formigoni per la sua stupefacente faccia di tolla. In
effetti se uno deve ricordarsi che cos’è l’arroganza della politica, deve solo
rileggersi quello che dice il governatore lombardo (di cui qualcuno asseconda
la vanità chiamandolo “il Celeste”: ma il Celeste de che?!?). Lui non si
dimette, lui smentisce, lui censura. Io, per parte mia, ho solo capito perché
la ‘ndrangheta si è inserita in quel modo nella sanità lombarda. E tanto mi
basta. Grazie, governatore, per avere soddisfatto la curiosità scientifica del
sociologo…
E ora buona notte a tutti, in attesa di segnalarvi tre libri che meritano…
Nando
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