Qui Libera, Borgo Sabotino: se la “cacca” è meglio del “bacio”

 

Ba-cio, ba-cio! Il ritmo cantilenante, a cui mi aspetto che
si associ tra un po’ il tipico “perché è un bravo ragazzo, perché è un bravo
ragazzo…” dà l’idea di dove sono capitato: un surreale bed & breakfast in
provincia di Latina. Agriturismo “Il Casale Corte Rossa”, immagini di lusso sul
sito, piscina di lusso pure, squallore lunare, la sera matrimoni con maschi a
torso quasi nudo, signore con spacco al seno vertiginoso e minigonna alla Ruby,
tutti in piscina e camerieri andanti. Quando torna lo normalità, ossia quando
domattina vado a fare colazione, la scena cambia radicalmente. Il cliente viene
portato a un tavolino da cui il cibo non è nemmeno contemplabile, non sia mai
che abbia la tentazione di chiederne. Gli viene chiesto se vuole caffè o cappuccino,
poi gli viene portato un piatto con due cornetti, uno alla marmellata e uno
alla cioccolata, quindi viene fatta la domanda: quale vuole? Tu scegli uno e l’altro
viene portato via. Stop, fine del breakfast. Così un’altra volta imparo a non
andare in tenda. Già, sono al campo dei ragazzi di Libera a Borgo Sabotino.
Trecento ragazzi meravigliosi, appena torno a Milano vi farò un racconto più
esauriente perché ne vale la pena, giuro che ne vale la pena; davvero una cosa
entusiasmante. Però…Però c’è questo Casale che non consiglio a nessuno, anche
se ci si dorme bene quando finiscono i matrimoni. E d’altra parte: chi mi
avrebbe portato la tenda? E con chi avrei dormito?
I ragazzi, loro, si dibattono tra mille problemi logistici. Si danno i turni
per il rancio (ottimo) e per pulire tavoli e pavimento. Si danno pure i turni
per pulire bagni e docce, e qui pare che ci sia il maggior problema strategico,
perché la questione della “cacca” è stata dominante nelle raccomandazioni
mattutine, dove farla e dove non farla, soprattutto (un solo caso sciagurato)
non davanti alla tenda altrui. Io però ho ammirato vivamente che il dibattito
si facesse anche su questo. Ma scusate, quale forza politica, quale associazione,
ripresa dal Tg, aprirebbe il dibattito del mattino con le indicazioni sulla
cacca? A me è sembrata una manifestazione di libertà mentale formidabile. Ciò
non toglie che poi la sera le ragazze appaiano eleganti ma sportive e perfino
con qualche scia di profumo lungo il cammino.
Manca l’acqua potabile e quindi si è chiesto in regalo a una cooperativa
(arghh, le coop, quindi prendete i soldi dalle coop che fanno gli affari in
Sicilia, siete tutti uguali!!) di regalare qualche migliaio di bottigliette d’acqua
in scadenza. Subito è arrivata la critica dei tifosi dell’acqua bene comune:
via le bottigliette, prendetevi l’acqua del rubinetto. Ottima idea, peccato che
l’acqua del campo non sia potabile e contenga arsenico e nessuno abbia aiutato
a portare l’acqua con la pompa. Santa pazienza, direbbe la biondina pensando ai
suoi 35 anni. Però il campo è davvero qualcosa che nessun partito o
associazione riuscirebbe a realizzare. Trecento giovani e giovanissimi riuniti
a studiare la nascita della seconda Repubblica, il senso della trattativa, il
ruolo dei due grandi magistrati, il peso dell’illegalità e della questione
morale nella nostra storia e che cosa fare. Tra balli e danze e teatro. Ma ne scriverò
da Milano. Ecco, è arrivato quel che temevo: cantano “perché è un bravo ragazzo”.
Ovvero l’immaginazione al potere.

 

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