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Buccinasco e bucce di banana. Comitato antimafia ed effetto Quirinale su Di Pietro
2 agosto. E ci siamo detti tutto. Almeno con quelli della
mia generazione e dintorni. Facevo caso l’altro giorno, proprio durante il
campo di Libera, alla infinita quantità di date estive che fanno da anniversario
a qualcosa di luttuoso. Borsellino, certo. Ma pure Rita Atria, Beppe Montana,
Rocco Chinnici, la stazione di Bologna, Ninni Cassarà e Roberto Antiochia,
Gaetano Costa, Antonino Scopelliti, ecc, con tutta la carica di blasfemia che c’è
in quell’ “ecc.”.
Ho finito (fi-ni-to!) il libro su “Buccinasco. La ‘ndrangheta al nord”. Copertina
spettacolosa, nel più bello stile einaudiano. Con Martina una fatica
inverosimile per i controlli di tutto, anche di ciò che nessuno ricorda. E sono
certo che ci scapperanno tre o quattro errori lo stesso. La buccia di banana c’è
sempre, si tratta solo di sapere quale sarà. Regola rispettata (e te pareva…)
anche nella prima Relazione semestrale del Comitato antimafia di esperti che
presiedo e che abbiamo presentato ieri con Pisapia. Un rapporto di più di cento
pagine, frutto di analisi, confronti, verifiche, riverifiche, che ha posto con
tutta la forza possibile il problema dei controlli fiacchi e quasi inesistenti,
più volte inaffidabili; il problema di una città che non si difende, dove (come
all’Ortomercato) più si denunciano le illegalità e le presenze criminali e più
si abbassano, una dopo l’altra, le soglie dei controlli. Il rapporto sarà messo
a disposizione dei cittadini telematici. Con tutti i limiti del caso, credo che
sia un buon contributo alla vita cittadina (così dicono i giornalisti, almeno).
Be’, dicevo, nella Relazione non trovate forse scritto che la manifestazione di
Libera a Milano del 2010 si tenne il 19 marzo quando invece fu il 20? Me lo ha
segnalato con sagacia Lorenzo Elegans. Ecco, la memoria si inganna per un
attimo e lì poi ti inchiodi senza scampo; e sbagli la data di una giornata che è stata
tra le più belle della vita. 150mila persone (dati questura) in un clima di ostilità
e diffidenza istituzionale, la rinascita milanese.
Non so se per telepatia, ma venti minuti prima di leggere la mail del Lorenzo
Elegans avevo annunciato alla biondina che avrei dedicato “Buccinasco” proprio a
Libera, alla facciazza di chi le vuole male. E così farò, in attesa di sapere
dove la data o il nome di cui sono più sicuro mi farà lo sgambetto.
Se poi mi chiedete che cosa pensi della situazione politica e di questi
sbandamenti estivi, ho la sensazione che a Di Pietro si voglia far pagare la
posizione eccentrica su Quirinale e trattativa. Poiché Grillo gli ruba
consensi, non stare nell’alleanza di centrosinistra gli farà rischiare la
presenza in parlamento. Penso sempre di più che, accidenti, il Quirinale si
doveva tirar fuori subito da questa storia. Che rischia di farne un attore
politico nel senso meno esaltante del termine. Guardando al prima e guardando
al dopo. Summer School di settembre, intanto, verso la chiusura delle
iscrizioni. Ultime domande: un diciassettenne (bello e incredibile!), uno
studente latinoamericano, una bravissima funzionaria del ministero dell’Interno.
Evvai….
Nando
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