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Il compleanno dell’Ostello e il ritorno di Moggi
Notiziona: domani (oggi lunedì) è un compleanno speciale.
Ladies & Gentlemen, l’Ostello Bello compie un anno! Auguri e complimenti al
Gracco e a Pietro e al Ceri, e a tutti i loro soci e amici che ci hanno
creduto. E grazie per avere regalato a Milano questa strepitosa novità, grazie
per averla portata al livello di Londra e anche di Lima: che se un ragazzo o
una ragazza australiani o svedesi arrivano in centro e chiedono di un ostello
si sa dove mandarli.
Ieri pomeriggio, mentre ero al mio sudatissimo computer, ho sentito nel
villaggio gallico-jonico in cui sono ospite agitarsi voci e urla furibonde. Venivano
dalle case e dalle stradine popolose. “Siete dei ladri” gridavano da ogni dove
con accento sannita. “Ladri” facevano eco da ogni dove bravi padri di famiglia
e matrone sopraffine. “Ammazzateli tutti” gridavano altri. Conosco quella
rabbia impotente che sfascerebbe i televisori. E dunque ho immaginato che ci
fosse di mezzo una partita di calcio. Di più: un istinto secolare mi ha detto che doveva
esserci di mezzo la Juve, che ha ripreso con Agnelli jr-jr lo stile Moggi, dal
giovanotto assai e pubblicamente apprezzato. Sono andato su Repubblica.it e ho avuto conferma:
era davvero la Juve. Il Napoli era andato in vantaggio ed è stato prontamente punito
da un Moreno nostrano: rigore assurdo, due giocatori espulsi in modo ridicolo,
espulso anche l’allenatore. Ragazzi, è tornata la Juve. Con Buffon che fa le
scommesse a Parma. Faccio bene io a non guardarli più. E tutti esorto a fare
altrettanto, così che questo calcio di cialtroni finisca dove è giusto: in miseria.
Leggo, a proposito di scandali, di scandali sulle consulenze al Comune di
Milano: a scanso di equivoci, preciso che io non c’entro, il comitato antimafia
fa consulenza gratis al gran completo, e anzi si paga pure le spese. Forse per
questo vengo richiesto se sarei mai disponibile a candidarmi alla presidenza
della Sicilia o della Lombardia. Nemmeno sotto tortura vi dirò da chi. Purtroppo
devo declinare, riconoscente. Ma sono disponibile per la presidenza della
Repubblica…
Sempre a proposito di Cuba: mi spiegano le cubane del villaggio gallico che da
loro c’è il partito unico, ma dentro il listone ci sono le preferenze. E il
cittadino può dare tutte quelle che vuole perché non ci sono le cordate. E ogni
candidato deve mettere il suo curriculum con la foto e spiegare che cosa ha
fatto, nessuno verrebbe mai eletto solo per essere il figlio o il portaborse di.
E nessuno si sognerebbe mai di barare con i titoli. Vedi un po’ che si impara
mai…noi che abbiamo più partiti in cui non puoi scegliere nemmeno un candidato…
Continuo intanto a tifare per Marco, l’economista anticorruzione. E a dirgli
che gli vogliamo tutti bene. Forza Marco!
Nando
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