Sorella Luna. E il 3 settembre

 

Vi sarete chiesti perché un periodo di silenzio tanto lungo.
E anche se non ve lo siete chiesti ve lo spiego lo stesso. Per molti giorni
prendere il campo a Stromboli, almeno dalla mia modesta e deliziosa magione (in
affitto, oh!), è stato un problema. E’ una cosa che studio da anni, perché da
anni succede e mi arrabatto e mi ci stresso. Questa volta l’ho presa
tranquillo, perché la cosa in assoluto più importante che devo fare è scrivere
il libro. E perché ho chiuso la posta universitaria (la riaprirò oggi) da
quando uno studente mi ha chiesto di fare l’esame in agosto, per “velocizzare”
la sua posizione. “Velocizzare” a me.. In ogni caso sono arrivato alla
conclusione scientifica che deve entrarci la luna. Appena torna nei cieli
dell’isola tutto salta, come se si dovesse guardare solo lei. E poi uno non ci
crede.. Nel frattempo ho fatto cose assai. Ho scritto da inciucchirmi, e devo
dire che alla fine il libro non mi dispiace affatto. Anzi, ci ho pure messo su
suggerimento di Franceschiello un prologo strombolano sul locale maestro di
comunicazione di impresa, ossia il pescivendolo ambulante. Poi ho pure
partecipato a una serata di chitarra in alta quota con Franceschiello-Dylan e
Stefano il bocconiano: anni sessanta, settanta, ottanta. I ragazzi suonano proprio
bene, e tra stelle e malvasia rendono di più. Con il medesimo Stefano in veste
di nostromo-feddayn ho fatto anche gita in mare e mi mancava. A bordo due altri
bocconiani ancora, uno dei quali mio allievo negli anni ottanta, oggi direttore
del dipartimento di economia e che ancora mi dava del lei memore dell’esame
dato nell’85, nel giorno dei suoi vent’anni. Quanta roba che ci si lascia
dietro insegnando…E’ arrivata pure Lauretta, giovanotta antimafiosa di Società
civile e ora grande avvocato della cause difficili (donne maltrattate), testé
nominata responsabile per la pari opportunità all’università di Milano.
Insomma, la vita scorre e i giovani si fanno (meritatamente) la loro strada.
Scorre la vita e quindi sono trent’anni, lunedì 3 settembre, che il prefetto di
Palermo venne ucciso dalla mafia. Ecco il programma di Milano: mattino alle 10.30 messa in Santa Maria delle
Grazie; 11.30 cerimonia silenziosa di commemorazione con corone a piazza Diaz;
12 presentazione aperta al pubblico della mostra studentesca su comunicazione e
memoria (Scienze Politiche e Naba) a Palazzo Marino; ore 21 sempre a Palazzo
Marino presentazione in prima nazionale del docufilm “Generale”, il racconto di
Dora, ovvero la nipote che va alla ricerca del nonno che non ha mai conosciuto.
Presenti, oltre al Comune di Milano, Gian Carlo Caselli, don Luigi Ciotti,
Armando Spataro, Virginio Rognoni e il regista Lorenzo Rossi Espagnet. Il
docufilm non ha ricevuto un euro pubblico nonostante le domande e quindi è
stato finanziato da un gruppo di cittadini privati che qui ringrazio. Su tutto
questo tornerò, e me ne scuserete, perché ho la sensazione (me l’ha detto la
luna…) che ce ne sarà bisogno. Gli anniversari ondeggiano come la memoria. Intanto
grazie a Fassino per avere organizzato di propria volontà una commemorazione
del generale nel consiglio comunale di Torino lunedì pomeriggio con la ministra
Cancellieri. Buon 29 agosto a tutti!

 

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