Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Quando cadono le bufale. E avviso urgente sugli scenari
Sono le due di notte e trovo sulla posta privata un grido di
dolore di Robertoli, lettore insigne e ancor più insigne commentatore di questo
Blog: siamo stufi delle fave! Detto altrimenti, tira fuori un nuovo post. E ci
avete anche ragione. Ma il 10 è iniziata la Summer School e io sono chiuso in
aula dalle 9.30 alle 18.30. E intanto devo fare i consuntivi, preparare i
giorni dopo (domani venerdì è l’ultimo) e soprattutto finire il libro sulla
comunicazione d’impresa, che è da consegnare irrevocabilmente lunedì. Faccio
orari che se lo sapesse la biondina mi manderebbe a letto senza frutta. Mi sa
anzi che dovrò chiedere a Padellaro di farmi saltare il turno di questa
domenica sul “Fatto”. Comunque eccomi qua, come si fa a sottrarsi all’imperio
di Robertoli? La Summer va bene, benissimo. Ogni giorno è una magnifica sudata.
Il pubblico segue che è una meraviglia e secondo me quest’anno è pure più
preparato di quello dello scorso anno. Ieri felice indigestione di teoria con
Rocco Sciarrone e i suoi collaboratori che andavano al massimo. Oggi felice
ascolto di tre grandi magistrati: Alessandra Dolci, Dda di Milano (strepitosa,
non l’avevo mai sentita), e la ex coppia calabrese Giuseppe Pignatone (ora
procuratore capo a Roma) e Michele Prestipino (procuratore aggiunto a Reggio
Calabria).
Ah, che bello buttare autorevolmente alle ortiche una dopo l’altra le panzane
raccontate sulla ‘ndrangheta e riscoprire (basta vedere foto e filmati o i
processi, d’altronde) che il mafioso con la coppola e la lupara esiste eccome,
altro che i mafiologi che “ora sono i colletti bianchi”. Quelli ci sono, a
volte sono affiliati, il più delle volte però fanno i favori all’omino con
coppola e lupara, quello che “non c’è più”. Insomma, aveva ragione il vostro anfitrione
quando scrisse nell’87, mica bruscolini, che “la vera forza della mafia sta
fuori dalla mafia” (“La palude e la città”, con Pino Arlacchi). Domani, fra gli
altri, Ambrosoli e Grasso e Pisapia. E domani farò l’annuncio sorprendente di
come sarà la Summer dell’anno prossimo (annuncio che voi avrete dopo il
pubblico pagante, come è giusto).
Intanto ne approfitto per un avviso urgente ai naviganti. Guardate che per l’iscrizione
al corso post-laurea in “Scenari internazionali della criminalità organizzata”,
promosso dal Dipartimento di Scienze sociali e politiche con il Dipartimento in
Studi internazionali, non ci sono
proroghe. Dunque non pensate di iscrivervi dopo la scadenza (come avete
fatto, marrani, con la Summer…); perché per la Summer posso decidere io, per il
corso no. Essendo un vero titolo di studio ufficiale post-laurea, le regole le
detta l’università e sono ferree. Il 27 settembre si chiude. Olé. Contento,
Robrontoli?
Nando
Next ArticleLampedusa. Tutti con Giusy, il sindaco senza la mazza da base-ball