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Tutti al Dal Verme: eroi civili e concerto (e parlamentare di colore è meglio)
Vi chiedo scusa, mi cospargo il capo di cenere. Perché so
che qualcuno mi rimprovererà: “e adesso ce lo dici?”. Troppocciusto, avrebbe
detto Abatantuono, con la sua cente viulenta al seguito. Ma insomma, domani
sera 20 giovedì, alle ore 19.30 si terrà al teatro Dal Verme di Milano, in
centrissimo, la Quarta giornata del Premio Ambrosoli dedicato alla virtù civile.
Ogni anno viene premiato un eroe civile che abbia lasciato il segno del suo
passaggio nella storia di Milano. Domani giovedì toccherà al prefetto-generale
dalla Chiesa. Alle 19.30 ci sarà un confronto fra Umberto Ambrosoli, Ferruccio
De Bortoli, Paolo Setti Carraro, Antonio Russo (figlio di Domenico) e me
medesimo. Poi alle 21 concerto di musica slava, con Enrico Dindo nella veste di
direttore d’orchestra e violoncellista. Ingresso gratuito, ma meglio ritirare i
biglietti entro le 18 al teatro. Grazie all’Associazione civile “Giorgio
Ambrosoli” e grazie, naturalmente, a chi ci sarà. Sono comunque testimonianze
importanti, sempre. Siete attesi.
Importante è stata la giornata di Roma, alla provincia, ieri pomeriggio.
Lorenzo (Rossi Espagnet) e Dora hanno migliorato molto il loro docufilm, e
infatti mi sono commosso più che le prime due volte. Commosso anche Zingaretti.
Alla fine tra i presenti è montata una domanda: ma perché due ragazzi sotto i
trenta che non hanno mai conosciuto il generale l’hanno raccontato tanto meglio
di fior di giornalisti e professionisti? Perché una storia può essere
restituita, chiara, bella e dolorosa, senza tralasciare alcun punto difficile,
ma così com’è stata, grazie a una
troupe di giovanissimi? Perché chi poté vedere preferì tuffarsi nei cassetti
segreti per non trovarci niente? Meno male che ci sono questi giovani così
bistrattati, amici. Volete sapere quanti parlamentari c’erano? C’era l’unico
parlamentare di colore, il mitico Touadi. Magari gli altri non l’hanno saputo,
Touadi però se l’era appuntato. Io glielo avevo detto a Dora: le autorità
verranno al 10 per cento. Se c’è qualcuno da cui devono farsi vedere, o a cui
devono chiedere qualcosa, vengono, straripano. Ma che interesse hanno a farsi
vedere da te? La butto in demagogia: e se avessimo tutti i parlamentari di
colore? Ohibò, m’è scappata…(non è vero, l’ho pensata da ieri). Quanto ai
partiti che non vogliono farsi verificare i bilanci dei gruppi parlamentari da
un ente esterno, be’ siamo al suicidio. Suicidio puro…
Nando
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