Occhio alla GE.RE.C. E a Silvio che pensa…

 

Dunque l’Inter ha vinto. Non ho visto nulla, nemmeno alla
Domenica sportiva. Sono qui a giocare la mia terza partita dell’anno. Ovvero il
terzo libro, stavolta sull’impresa mafiosa, destinato agli studenti. In cui
cerco di raccogliere ordinatamente -e con un po’ di respiro, spero- le mie
lezioni sul tema. Ascolto le quattordici versioni di Knockin’ on Heaven’s Door che mi ha registrato in regalo Armando Spataro
magistrato ottimo. Ricapitolo, comunque: il libro su Buccinasco, scritto con
Martina, esce il 23 ottobre; quello sulla comunicazione d’impresa, che ridò in
bozze corrette giovedì, esce a metà novembre; questo che sto scrivendo esce all’incirca
pure in quel periodo. Poi un po’ di riposo, si fa per dire; ma insomma, basta
notti. Per questo scongiuro i blogghisti buoni e gentili: per favore, non
chiedetemi più presenze, impegni e prefazioni per un po’ di tempo, neanche
spiegandomi che avete dei problemi per fare il calendario ecc. ecc. Per ora non
ce la faccio.
Ce l’ho fatta però a uscire dai gangheri vedendo la lettera che mi è stata
recapitata a casa da tale GE.RE.C Italia, ovvero Gestione Recupero Crediti.
Dunque, accadde una sera al Gracco che scoprì che gli avevano rubato la bici. Doveva
tornare a casa, cercò un posto dove trovare i biglietti del tram, erano tutti chiusi,
saltò di corsa sull’autobus e lì c’era, neanche un secondo, il controllore. Multa
sacrosanta (oddio, se uno potesse comprare i biglietti nell’urgenza sarebbe
meglio, o no?). In ogni caso arriva una lettera del seguente tenore:
COSTITUZIONE DI MORA. Spiegano che in forza del mandato conferito dall’Atm si
deve versare una somma gravata di 35 euro come “diritti di agenzia”!!E che
entro dieci giorni “si ricorrerà immediatamente all’autorità giudiziaria per il
recupero forzoso della somma dovuta”. E che, non ottemperando, si darà immediato
seguito alla PROCEDURA GIUDIZIARIA. Bum!
Immediato… Intanto la Biondina ha scoperto, ricevuta alla mano, che la multa
(del 2008) è già stata pagata. E questo mi basta per chiedere i danni all’Atm per
la molestia e per il tempo che dovremo perdere (quando si lavora anche di notte
la domenica…). Mi chiedo se qualcuno ci abbia provato. Ma soprattutto mi chiedo
chi diavolo sia questa GE.RE.C. che si permette di usare questi toni terroristici,
chi ci sia dietro, perché abbia avuto lei questo servizio di riscossione, perché
la si usi con gente mai sollecitata. Per dirla tutta, siccome un po’ di fiuto
ce l’ho, questa storia mi puzza, non mi piace per niente. E mi chiedo anche
perché l’Atm riconosca a questa GE.RE.C 35 euro di agenzia su una somma di 145.
Ehi, bei tipi, ma pensate che qui si batta moneta? Domani segnalo a Pisapia e a
Rizzo, perché mi sa che mentre noi ci sbattiamo a ripulire la città salta fuori
qualche nuova usanza un po’ astrusa. Da quando vivo a Milano da adulto, una
cosa così non l’avevo mai vista. E qui mi fermo, mi infurio al solo pensarci.
Non mi infurio però abbastanza da non raccontarvi dei grandi manifesti visti
ieri nel varesotto: “Silvio torna!” stava scritto a caratteri cubitali. E
sotto: “A che cosa pensi?”.  Voi come
avreste risposto? Ecco, sì, mani sapienti hanno aggiunto: “Alla f..”. E li
chiamavano i maghi della comunicazione…

 

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