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Ancora insulti da Buccinasco. Agli antipodi don Ciotti: domani mercoledì in Statale
Arrivano insulti da Buccinasco come se piovesse. Si affaccendano
ingenui e marpioni, astute scimmiette e complici navigati. E naturalmente per
avere ragione narrano una cosa: che nel libro mio e di Martina si sostenga che
tutti gli abitanti di Buccinasco sono mafiosi. Non lo troverebbero mai scritto
ovviamente; ma siccome hanno il culto dell’informazione precisa, ma proprio
precisa, lo dicono lo stesso. E’ sempre così, Martina è sorpresa, sconcertata
dalla reazione, si sofferma sugli insulti scritti su questo o quel sito. Io no.
Mica si fanno trent’anni in prima fila contro la mafia per non immaginare, non prevedere,
non sapere come si comportano le persone. Per non sapere saltare a pie’ pari su
contumelie che tra un anno si ribalteranno contro chi le lancia (perfino quando
mi avvertivano che Sciascia mi aveva attaccato leggevo l’articolo dopo due mesi…).
E chi dimentica Salvo Lima “difendere” Palermo dicendo “questa città non si fa
chiacchierare addosso”? E in tanti giù ad applaudirlo, impiegati di Regione e
faccendieri, baroni inurbati e consiglieri comunali, brave signore e parroci
perfino, quelli che disdettarono l’abbonamento a “Famiglia cristiana” quando il
settimanale si schierò contro la mafia… C’è una grande voglia di rimozione a
Buccinasco, per fortuna non di tutti, ma per ora sembra prevalere questa
voglia. Più comodo rimuovere, gridando “non siamo tutti mafiosi”, che chiudere con
gli appalti di favore, riaprire il mercato agli imprenditori onesti, fare nomi
e cognomi. D’altronde, mi permetto di insistere con il concetto, ci sarà una
ragione se Buccinasco è diventata un caso nazionale. Se è finita nel cuore di
una manciata di inchieste giudiziarie, zeppe di delitti e di omertà. O la colpa
è di chi racconta? Tutto già visto. Cambiano solo le latitudini e c’è la nebbia
al posto del sole.
Per questo invito tutti all’incontro che si terrà domani alle 13 all’Università
statale fresca di nuovo rettore (evviva, complimenti a Gianluca Vago!): saranno
insieme il grande don Luigi Ciotti, Gian Antonio Stella e Alberto Vannucci,
studioso insigne di corruzione. E proprio di corruzione si parlerà, e di mafia.
Promuove Libera. Venite e imparate…
Intanto i miei preziosissimi allievi ne stanno combinando un’altra (magnifica!)
delle loro: hanno aperto wikimafia! Si sono messi insieme Pierpaolo, Federica,
quelli di Stampo antimafioso e annunciano un altro prodigio dopo quello di “Stampo”.
Mentre le retroguardie della storia baccagliano da Buccinasco, le avanguardie
costruiscono il nuovo dalle università milanesi e dal mondo dei giovani che non
vogliono vivere come scimmiette. Visto in Sicilia? Amici blogghisti, qui
ciarlano e si disputano posti seduti su un vulcano. B. compreso, che nell’ultima
esternazione sembrava l’imitazione di Sabina Guzzanti. A proposito: complimenti
per essersi pagato Palazzo Grazioli con i soldi dei contribuenti! Altro che
sono ricco e quindi pago io…
Nando
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