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Italia da pazzi/3. Il sequestro dei pesciolini rossi
Dite la verità: voi vi stressate se ascoltate il suono di un
pianoforte? Anzi, più precisamente: vi stressate se vivete in un ambiente dove
ci sia un pianoforte silenzioso? No? Be’, i pesci invece si stressano. Ed è proprio
in nome di questo principio neurologico che due guardie ecozoofile dell’Oipa
(Provincia di Milano) si sono presentate l’altro pomeriggio all’Ostello Bello,
che sta nel cuore mio e di Milano, e hanno elevato contravvenzione di
centosessanta euro e passa ai proprietari. Perché sopra il pianoforte che
nessuno suona, ma che sta lì per bellezza e arredamento, c’era una grande
boccia di vetro colma d’acqua con due pesciolini rossi dentro. Proprio così. Si
sono presentati due signori in divisa agli ostellanti increduli (padroni,
dipendenti e ospiti) e hanno contestato il reato. Siete in contravvenzione,
hanno detto: un regolamento del comune impone che i pesciolini debbano essere
tenuti in apposito acquario. Di più, la disposizione logistica ne disturbava il
sistema nervoso (il possibile suono del pianoforte…). Gli ostellanti hanno
candidamente ammesso di non conoscere il regolamento. E non hanno fatto storie
per la multa. Però non hanno capito perché si siano portati via i pesciolini
(ma non si stresseranno per l’improvviso cambio d’ambiente e di padroni? Io
quando da piccolo mi trasferivano da una caserma all’altra avevo seri problemi
di ambientamento…). Se non ci credete trovate su facebook la foto di una
guardia che mette in salvo i graziosi animali. Chissà se li restituiranno almeno
in affido, visto che gli ostellanti promettono di attrezzare l’acquario pur di
riavere i pesciolini; ci erano affezionati, li aveva lasciati una ragazza
australiana che li aveva vinti alle giostre (lì invece le guardie non ci vanno,
vero?).
Però qualche interrogativo viene spontaneo. Ma non si prova imbarazzo a presentarsi
dicendo “abbiamo avuto una denuncia” e a
uscire dopo alcune ore con una enorme boccia d’acqua (vedi foto) per requisire
il corpo del reato? Perché non dare la multa e intimare l’adeguamento entro una
settimana, anche per evitare il trauma ai diretti interessati? Nelle quasi tre
ore che le due guardie sono rimaste all’Ostello per perfezionare verbali e
identificazioni, quanti veleni sono stati buttati nel Lambro uccidendo chissà
quanti pesciolini e pescioni? E se qualcuno nel corso dell’anno telefona dal
Lambro o da un autogrill con cane abbandonato, che cosa gli si risponde, magari
che “non abbiamo personale”? La sera l’ho raccontato a Giacomo (quello di Aldo
e Giovanni…) e non ci credeva, rideva di gusto e non ci credeva, roba da farci
uno scketch, solo in questo paese…Fra l’altro: pare che questa Oipa sia una onlus.
E qui l’argomento si fa più serio: ma davvero una onlus può fare
contravvenzioni ai cittadini direttamente? Dunque, poniamo, Libera potrebbe
dichiarare in arresto un corrotto? Questo sì che mi intrigherebbe assai…
Nando
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