Monti bianchi e pesciolini rossi. Primarie, nonni e tesi di laurea

 

Dunque Monti si presenta. E con lui B. con il puntino a
destra. Più Bersani. Sono in tre. La vedo grigia. Anche se così (forse) si
potrà fare un governo di centro-centrosinistra, senza dar vita a una ammucchiata
paludosa. Prendo atto comunque che bisognava sopprimere i doppioni e fare il “Senato
delle regioni”. Invece i doppioni, le due camere dove si decidono le stesse
cose con assoluta libertà di tempi (perché questo è il problema) restano tranquillamente.
Dicevano che bisognava eliminare il Porcellum ed è sempre lì che scoppia di
salute, che grufola di piacere.
Tornano le primarie. Il periodo è una bellezza: week end di Capodanno. Pare che
gli aspiranti candidati stiano precettando amici e parenti per non farli
partire proprio nei giorni decisivi. Hanno stabilito il principio che possano
votare quelli già iscritti nelle liste la volta scorsa (dunque anche i seguaci
di Tabacci e di Vendola potranno decidere i candidati del Pd…) e anche -udite udite-
 tutti quelli con la tessera del partito.
Che è l’ammissione che avevo ragione io, che le famose regole erano un colabrodo
di buon senso.
Proprio come nella vicenda di O e B, i pesciolini rapiti dell’Ostello Bello.
Sono rimasto di sasso nel sentire a Radiopop che il dirigente di questa prode
Onlus che va a fare i verbali e sequestra due pesci rossi è un pregiato mio ex
collega, dotato di una qualche reputazione nel mondo accademico. Gli
chiedevano, se è così grave la situazione dei pesciolini sistemati nelle bocce
grandi, perché non vadano allora, come Onlus, a salvarli ai baracconi delle
giostre, dove gli animaletti stanno in sacchetti di plastica e dove magari gli
sparano accanto (altro che stress da pianoforte!) giocando al tiro a segno. E
lui rispondeva che non lo fanno e invece sì, in effetti dovrebbero farlo. Gli
chiedevano perché non facciano questo e quello invece di fare le spedizioni all’Ostello
Bello e lui sempre “sì, in effetti dovremmo farlo” . Pare che i pesciolini
stiano nell’acquario di un dirigente che si augura che non gli muoiano in
questi giorni per via dello stress del trasloco. Se no sai che notizia! Pare
pure che gli esponenti delle organizzazioni addette alla protezione degli
animali ascoltino seriosamente il racconto salvo a un certo punto non poterne
più e scoppiare a ridere. Giustamente però Radiopop ha chiosato: sarà per una
ragione o sarà per l’altra però alla fine sempre con l’Ostello Bello se la
prendono. Paternamente condivido.  
Domani finisco l’infilata di tesi che ho portato a questa sessione invernale.
Bello, ho visto molti laureandi e laureande dare il meglio di sé. E’ sempre una
grande festa. Io mi studio i parenti, gli amici, i vestiti, gli atteggiamenti, i
fotografi, i sorrisi, dovreste vedere come tutto il pubblico asseconda la
battuta di un docente perché il clima sia il più uniformemente felice possibile,
chissà che non ci scappi un punto in più. Sono bellissimi i nonni, oggi uno ha
fatto incursione mentre al chiuso stavamo decidendo i voti: “Vorrei salutare
Nando. Ci tenevo tanto, mi saluti sua sorella”. Bagni di umanità impagabili. E
ora la notte sia con noi…

 

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