Presepi, regali, chi mette al bando lo “stronzo” e chi manda pallottole

 

Giorni di quiete, finalmente. Stasera ci ho messo circa mezz’ora
per radunare le mie penne che non scrivono più e buttarle dopo lunga compagnia;
operazione vietata nella normale economia del tempo. Torna il presepe nel
camino con l’idea artistica già amata lo scorso anno: un congresso di tutti i
presepi-grotte presenti in casa. Quello classico che mi ha seguito nella vita
di padre, e poi quello piccolo peruviano, quello portoghese di tipo a
(terracotta) e di tipo b (stoffa, regalato quest’anno da Maria Luisa e Tututu);
poi quello siciliano, quello tibetano, quello napoletano, quello brianzolo,
quello ecuadoriano. Una cosa poetica assai, l’importante è l’architettura. Su
tutto, ovvero sulla cornice del camino, sta la statuina del signore che fa il
presepe, che è un vero unicum.
Indugio pensando ai regali. Per me ho chiesto alla Biondina il rinnovo dell’abbonamento
all’ “Internazionale”, inteso come settimanale. Volete sapere perché ? Fino a
quindici giorni fa vi avrei risposto che nessun’altra rivista mi aggiorna e mi
fa capire con quell’ ampiezza di respiro ciò che succede al mondo. Ma poi ho
scoperto la vera affinità: sul numero del 14-20 dicembre è comparso un
colonnino a pag. 10 per chiedere praticamente scusa per l’uso della parola “stronzo”
nel numero precedente. Con una stupenda rassegna dei casi e delle situazioni in
cui la parola è comparsa sulle pagine del settimanale nel corso della sua
storia: per spiegare, giustificare (la satira, lo stronzo d’autore), e
soprattutto deprecare. E chi altro lo fa? Ho pensato che una simile
raffinatezza mentale e stilistica fa viaggiare dieci spanne sopra coloro che
per affettare una prosa fresca e vivace scrivono  o dicono (poveretti…) “fico”, “sfigato”, “cazzuto”,
ecc. Coincidenza: nell’editoriale dello stesso numero c’erano ottimi consigli a
una ragazza che chiedeva come diventare giornalista. A proposito: il 9 gennaio
inizia a Scienze Politiche il nostro laboratorio di giornalismo antimafioso, le
iscrizioni sono completate, astenersi i perdigiorno. Avrà un ruolo importante
anche la redazione di
www.stampoantimafioso.it.
Stavolta magari mettiamo per iscritto qualcosa.
Anche perché gli altri mettono per iscritto auguri minacciosi, magari conditi
da una pallottola. E’ capitato di riceverli al direttore di “Altomilanese”,
periodico del magentino impegnato contro malapolitica e ‘ndrangheta, in prima
fila contro l’amministrazione del sindaco Celeste di Sedriano, e già bersaglio
di tagli alle gomme dell’auto. Dirò dunque questo: che a me d’istinto quella
pallottola sembra venire più da qualche politico che non dai clan. Non ci vuole
niente a mettere un proiettile in una busta e a spedirla anonimamente. E la ‘ndrangheta,
in questa buriana, non ha interesse a creare allarmi così gratuiti. Io
suggerisco che in questi casi si mortifichi l’ego del mittente. Si riceve, si
va dai carabinieri e non si dice nulla. E il cretino starà lì a chiedersi
perché mai nessuno lo calcoli, perché invece di far paura venga considerato un
nulla mischiato col nulla. Proviamoci, dai; sempre con gli occhi aperti, si
intende.
Dimenticavo! Buon compleanno a Nomadina, blogghista affezionata: che i tuoi
diciassette anni ti siano amici e ti facciano volare con il cuore…

 

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