B. da Santoro. Facciamoci del male…

 

Che dire? Visto B. da Santoro. Mi ero ripromesso di non
farlo perché ho la nausea di questi “confronti”. Poi, date le fesserie che c’erano
sulle altre reti (terribile quel pubblicizzatissimo “don Matteo”!!), siamo
finiti su La 7. Dico sinceramente: proprio non riesco a capire che utilità
abbia fare un confronto con quelle regole. Nessuna, ma proprio nessuna tivù
americana le avrebbe accettate. Io ti faccio una domanda di quindici minuti
filati, tu mi dai una risposta di quindici minuti filati e rispondi solo a quel
che vuoi o non rispondi affatto e mi imbonisci il pubblico senza che io possa
intervenire. Anzi, gli interventi di Santoro sono stati in qualche caso anche
inutilmente sgarbati e sbrigativi, così da far fare la figura della vittima a
uno che non sogna altro. L’imprenditrice veneta, pur con la sua astrusa teoria
della moneta come “bene comune”, è stata efficace. Efficacissimo, stupendo, il
filmato della Merkel e di B. che al meeting europeo la molla in asso davanti
alla propria auto e si isola con il suo telefonino. Dopodiché se lo si lascia
libero di raccontare le sue panzane sul perché di quelle telefonate, facendo
finta che fossero per capi di governo stranieri e non (come scrissero i
giornalisti presenti) per le beghe interne italiane, addio trasmissione.
Io da questo autorevole blog vi dico in fede mia che se si continua così non si
torna magari ai 24.000 voti di distacco del 2006, ma la tendenza è quella. B.
riporterà il Pdl al 25 per cento con il grazioso aiuto di tutte le tivù e grazie
agli annunci di punizioni per i ricchi che arriveranno dai Vendola, Bertinotti
o Pecoraro Scanio di turno. Al Senato non se ne verrà fuori e dovremo fare i
conti di nuovo con le sue pretese di piegare Stato e parlamento ai propri
interessi personali e aziendali. “Se si continua così”, naturalmente. Speriamo
che ci sia un po’ di saggezza e che il mago buono delle sinistre metta in
letargo fino alla fine di febbraio tutti i narcisi di cui abbondiamo. Io non
dimenticherò mai che quella fu l’unica campagna elettorale della storia in cui
uno schieramento abbia promesso in allegria l’aumento delle tasse, e che l’unica
riduzione di tasse che prometteva venne chiamata “riduzione del cuneo fiscale”,
che nessuno capiva che diavolo fosse e che cosa c’entrasse Cuneo.
Iniziato intanto a Scienze Politiche il laboratorio di giornalismo antimafioso
con i giovanotti e le giovanottine di
www.stampoantimafioso
nella nuova veste di tutor. Stavolta si va a vedere sul campo, e si studia
anche un po’ di storia del giornalismo antimafia, che non fa mai male. Vi
ragguaglierò strada facendo.
E’morta Mariangela Melato, brava, colta e indimenticabile seduttrice di
Giannini in “travolti da un insolito destino”. Mi dispiace.

 

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