Ipsos: Ambrosoli avanti di un filo. Il libro di Orlando e i gusti di Caltabellotta

 

Ottimo, ottimo. Ambrosoli avanti di un filo sottilissimo nei
sondaggi Ipsos. Io mi domando con quale faccia chi ha governato per vent’anni
la Lombardia possa pensare di presentarsi fresco fresco agli elettori facendo
finta che non sia successo niente. Ma quale federalismo, ma quale autonomia, se
governando da Milano e da Roma, avendo anche il ministro per le riforme
istituzionali e il ministro per la semplificazione (ma sì!), hanno fatto della
Regione un’idrovora centralista e hanno lasciato, in più, tutte le follie
burocratiche romane…Come si fa a presentarsi, inondati di tangenti o con i
diamanti e le quote latte sullo sfondo…Ho visto con piacere Oscar Giannino dichiararsi
per Ambrosoli e dire “c’è bisogno di discontinuità”. Ecco, sì. Liberiamo la
Lombardia. Al comitato del patto civico ieri pomeriggio c’era aria buona assai.
E mi sembra che Ambrosoli (“Umberto” per gli estranei…) sia anche assistito
meglio. In ogni caso una cosa buona da solo, di suo proprio buzzo, l’ha fatta: rifiutare
tenacemente che la sua lista civica si imbottisse di ex politici di questo o
quel partito, anche quando garantivano di portare migliaia di voti. E che lista
civica sarebbe stata, brulicante di ex deputati o di ex presidenti senza
sbocchi elettorali altrove?
B., dopo l’assist regalatogli da Santoro, mi sembra in realtà sgonfiarsi. Usa
ancora le belle signore in tivù, ma dovrebbe mandarle un po’ a lezione di
sintassi. Sentita Comi, europarlamentare, dire “le cose che la Lombardia ha
bisogno”. Dai che ce le giochiamo bene tutte e due, regionali e politiche, nonostante
le quinte colonne piazzate tra noi.
Vi comunico intanto che sta uscendo per Melampo il libro di Leoluca Orlando “Il
futuro è adesso. La Grande Rete e la 
terza Repubblica”. Luca funambolico, ma
con l’italiano sempre irreprensibile, offre uno zibaldone che ha in realtà una
sua intima struttura. E’ lo spaccato della biografia e dei progetti di un
politico dalle mille vite e che nella sua difficile navigazione
 ha saputo mantenere una sua libertà. E che
sogna la Grande Rete per il 2018. Il testo, scoppiettante come nel costume, è
stato raccolto da Luciano Mirone, giornalista di vaglia, che ha scritto anche
una densa introduzione. Il 25 prima presentazione a Palermo. Il 31 si replica a
Catania, in tutti e due i casi alle Feltrinelli.


Visto che parliamo di Sicilia, ricevute splendide arance da un luogo che
dovreste conoscere se capitaste da quelle parti, e di cui già ho parlato sul “Fatto”
subito dopo esserci passato: Caltabellotta, provincia di Agrigento, dove c’è un
ristorante gentile che è anche un piccolo museo etnografico, si chiama Mates, ci
mangiate piatti casalinghi deliziosi; è condotto dalla famiglia Augello, che fa
questo e altro, volto del nuovo volto della Sicilia. Dentro, tra gli altri
volti, ci trovate in fotografia anche quello di Leoluca Orlando…
Va avanti il laboratorio di giornalismo antimafioso, con quelli di Stampo
antimafioso nelle vesti di tutor. I sacripanti ci stanno prendendo gusto. Bene
così. Buona giornata a tutti.

 

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