Sallusti, Corona, Crisafulli, Brembilla & C. Pensierino

 

Prima di tutto solidarietà ad Antonio Ingroia per l’aggressione
subita ieri sera a opera di Alessandro Sallusti da Lucia Annunziata.
Incredibile giornalista: ha raccontato il falso (non ha espresso un’opinione
critica) su un magistrato, è stato salvato, dopo una sceneggiata invereconda, dal
presidente della Repubblica, e invece di starsene schiscio e rosso in faccia
per la vergogna offende un magistrato che per combattere la mafia ha vissuto
letteralmente con i soldati e i sacchi di sabbia sul pianerottolo di casa. Non
sono d’accordo, e l’ho scritto, con la scelta di Ingroia di candidarsi, ma
nemmeno lontanamente mi sogno di mancargli di rispetto. E, diversamente da
Sallusti, non ho grande materia di cui arrossire. Una robusta cura di pudore,
per favore, al posto del carcere. E almeno l’inibizione a comparire in luoghi
pubblici.
A proposito di carcere, condannato a cinque anni Fabrizio Corona. Che aveva
annunciato la fuga e puntualmente l’ha compiuta. Si vede che l’atteggiamento
arrogante tenuto ai processi ha ceduto il posto alla fifa. Si può dirlo? Non è
da macho avere paura del carcere. Non ci si palestra per scappare. Non si sfida
il mondo per darsela a gambe al primo rovescio. Ma se andate sulla rete trovate
una massa di poveretti che lo esaltano, che inneggiano al nuovo Carlo Rosselli,
sfuggito alla carceri dello Stato tiranno. I fan di Fabrizio Corona…povero
paese. Prendiamone atto.
Prendiamo atto anche dei fan di Mirello Crisafulli, escluso con altri dalle
liste del Pd a opera dei garanti. Bravo Bersani. Certo, se non ci fosse stato “Il
Fatto” (che sia benedetto!) non ci sarebbe stata alcuna operazione pulizia. Lo
stesso se non ci fossero stati gli arancioni. Però è accaduto, finalmente. E’
la prima volta e d’ora in poi certe fesserie non varranno più a proteggere
condotte indecenti o impresentabili politicamente. E’ un bel punto di svolta, e
avrà un effetto pedagogico importante all’interno del partito. Crisafulli
denuncia il giacobinismo. I suoi fan si lamentano e protestano: perché anche
lui, nonostante i baci e gli abboccamenti con il boss di Cosa nostra, aveva il
Pd di Enna ai suoi piedi. Prendiamone atto.
Prendiamo atto, infine, che la situazione di Buccinasco e hinterland sud è
perfino peggiore di come sia emerso dal libro che ho scritto con Martina.
Continuo a ricevere insulti in più sedi dai politici di lungo corso della zona
dopo l’esclusione dalle liste di Bruna Brembilla. Accusano me, David Gentili e
Pierfrancesco Majorino per la lettera aperta a Bersani che trovate qualche post
sotto. Corpi “impazziti” del partito, dice Brembilla. “Impazziti”, certo, perché
non c’erano abituati. Appena ho tempo vi copio la lettera aperta che mi ha
scritto Pietro Gusmaroli, già assessore di Buccinasco. Fatela girare perché
merita, già l’ho detto che sta venendo fuori un altro libro. Nessuno però
risponde all’unica domanda che conti davvero: la frasi di Brembilla
intercettate dai carabinieri sono vere o no? Se sono vere c’è solo da stare
schisci. Invece si insulta. Prendiamone atto. Ma sta cambiando.

 

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