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La saga di Buccinasco continua. Tra gli scacchi e i rifiuti
Ehi, ragazzi, ma qui sta scoppiando letteralmente la
questione Buccinasco. Straripa
dappertutto. Leggo sulla stampa una notizia clamorosamente comica: l’ex sindaco di
centrodestra è stato radiato dai tornei di scacchi perché barava! L’hanno
radiato gli scacchisti perché giocava usando auricolare e minitelecamere. Stupendo.
Come dire: eddai, facciamoci riconoscere. Un vizio, insomma. Era lo stesso
sindaco che riceveva l’esponente dei Barbaro-Papalia in Comune, perché mica c’era
una sentenza in Cassazione. Poi è arrivato il già citato, serissimo rapporto sulla regione
Lombardia della commissione parlamentare “di inchiesta sulle attività illecite
connesse al ciclo dei rifiuti”, il quale sta scatenando nel gruppo di comando
locale del centrosinistra reazioni schizofreniche. Qualcuno, chissà perché,
gioisce pubblicamente del rapporto, annunciando che vi è stato valorizzato l’impegno
antimafia del nuovo centrosinistra (che
è quasi la fotocopia di quello del 2002-2007). Qualcuno, che forse legge prima
di gioire, si accorge invece che vi sta scritto che anche il sindaco precedente
di centrosinistra, ricevuta una minaccia proprio sulla questione dei rifiuti,
si diede da fare per un abboccamento (riuscito) con i Barbaro. Che il Comune,
cioè, invece di denunciare all’autorità giudiziaria cercò un accomodamento. Vi
trova altre pagine imbarazzanti assai, ma invece di imbarazzarsi (è tipico da
quelle parti) chiama uno dei parlamentari relatori e lo sgrida, sostenendo che
è stato scritto il falso. E in più oggi il “Fatto” si occupa della lettera
aperta indirizzata al sottoscritto da Pietro Gusmaroli, ex assessore che
mi accusa di volere costituire una razza ariana del Pd contro gli zingari
della periferia. Fantastico. Ma dove le inventano? Il “Fatto” ne riporta gli
stralci più irresistibili. Che affresco di gruppo, ragazzi. E siccome
continuano a dire che io mi sottraggo al confronto (con chi? con che
argomentazioni? queste?), qui ufficialmente vi annuncio che sono disposto a
fare un confronto uno-a-uno a Radiopop, senza pubblici plaudenti o fischianti
ma solo con la ragionevolezza e la forza degli argomenti. Sono certo che mi
perdoneranno tutti se stavolta, invece di fare analisi generali (perché questo
c’è soprattutto nel libro), sarò costretto a difendermi dalle accuse di falso
saccheggiando gli atti giudiziari. Si intende, con cortesia: ma senza tacere
nulla su nessuno, anche se può essere (pure per me, mi si creda) umanamente
spiacevole. Ecco, l’ho detto. Ci sto, sono pronto.
Infine una digressione internazionale. Non ne posso più di sentir dire che
Obama è invecchiato, oddio che capelli ingrigiti. Certo, Reagan non aveva
problemi, se li tingeva. E Bush chissà. In ogni caso non dava l’aria di
affaticarsi molto per cambiare le cose. Vorrei vedere certi scribacchini
gaudenti mettersi a contrastare loro la lobby delle armi per impedire
(finalmente!) le stragi negli asili o nelle scuole, o sostenere il peso della
crisi mondiale cercando pure un po’ di progresso sociale.
P.S. Calorosi saluti all’avvocato Fabio Repici, che abbiamo scoperto essere
gentile lettore di questo blog…
Nando
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